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Canone Rai, da lunedì le prime bollette

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A partire dai prossimi giorni, il canone Rai verrà per la prima volta addebitato nella fattura elettrica. La prima rata sarà di 70 euro.

Da questa settimana cominceranno ad arrivare le prime bollette elettriche con dentro la maxi rata del canone Rai che dovrebbe essere di circa 70 euro.

Dalle volte successive si pagherà regolarmente come previsto dalle nuove disposizioni normative, vale a dire 100 euro suddivisi su dieci mesi.

Il provvedimento ha subìto dapprima lo stop del Consiglio di Stato, successivamente il MiSE ha pubblicato una nota tecnica per chiarire gli aspetti più controversi, e adesso le nuove norme, annunciate dalla Legge di Stabilità 2016, sono in vigore dal 5 giugno dopo l’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

  • Ieri 30 giugno è scaduto il termine per presentare la dichiarazione di esenzione e non pagare così il canone Rai per il secondo semestre del 2016.

Da oggi fino al 31 gennaio 2017, la dichiarazione per chi non possiede il televisore ma è titolare di utenza elettrica residente (Quadro A) avrà effetto solo per il canone del prossimo anno e quindi si perderanno tutti i 100 euro dell’abbonamento televisivo 2016.

Per quanto riguarda invece i titolari di più contratti per utenza elettrica residente (Quadro B), se la dichiarazione è arrivata troppo tardi, l’addebito verrà interrotto alla prima rata possibile e poi andrà chiesto il rimborso.

  • Lo ha chiarito molto dettagliatamente l’Agenzia delle Entrate a fine giugno in una circolare per sciogliere tutti i nodi e riepilogare tute le novità introdotte dal governo.
  • Lerichieste di rimborso saranno esaminate dallo sportello SAT dell’ufficio territoriale di Torino delle Entrate, e successivamente (entro 60 giorni) trasferite all’Acquirente unico, che avrà cinque giorni lavorativi per trasmettere alle imprese elettriche i dati relativi ai contribuenti da rimborsare e all’importo. Le società che forniscono elettricità accrediteranno la somma sulla prima bolletta utile.
  • Secondo le informazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, al 16 maggio erano817 mila le richieste di esenzioni presentate su 25 milioni di utenze: 220 mila quelle presentate online. Stando però ai dati Istat le famiglie senza televisore sono 944 mila.

Risultato: 127 mila famiglie pagheranno il canone pur non dovendo.

  • E intanto partita una vera e propriacampagna di sconti e rimborsi per accaparrarsi quel 73% di italiani che, secondo il sondaggio di SWG, è interessato a un operatore energetico che rimborsa il canone.

Insomma per le utilities dell’energia si sta aprendo l’opportunità di un nuovo e interessante business collaterale.

Tante offerte sono già pronte.

Edison, Enel, Eni e le società Ascopiave hanno attivato o attiveranno a breve delle promozioni.

Nulla da fare invece per i clienti di A2A, Sorgenia e Acea. Queste società non prevedono al momento alcuna promozione collegata al canone Rai.

  • Per quanto riguarda la gestione dei contenziosi se ne dovrà occupare l’Agenzia delle Entrate. Le società elettriche non hanno alcun obbligo se non si esigere il canone.

L’Agenzia sta già predisponendo i provvedimenti per questo e anche per gli eventuali rimborsi.

Le società elettriche non avranno naturalmente alcun tipo di discrezionalità relativamente al soggetto contribuente. Si limiteranno al raffronto finale tra elenco consegnato e nomi dei loro clienti, segnalando l’eventuale presenza di soggetti non più forniti.

Acquirente unico invierà nei prossimi giorni l’ultimo elenco, aggiornato al 1° luglio, che comprende anche circa 500 mila clienti che sono passati da una società all’altra, oltre alle dichiarazioni pervenute a quella data. Dopo questa prima attivazione l’aggiornamento sarà mensile e automatico e quindi niente più problemi.

  • Tutto sembra organizzato, ma per il Codacons quella del canone Rai in bolletta è una “rivoluzione accompagnata da confusione e grande incertezza”.

Tra gli utenti, spiega l’associazione dei consumatori, “regna il caos: sono ancora molte le famiglie che non hanno chiari i termini dei pagamenti e delle esenzioni e grande confusione si registra sul fronte delle seconde case, delle badanti, degli studenti fuori sede, di chi non possiede una tv ma dispone di collegamento internet e pc”.