I dettagli

Canone Rai in bolletta, alle utilities 14 milioni l’anno per gestire il servizio

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I rimborsi verranno gestiti dall’Agenzia delle Entrate. Saranno accreditati in tempi rapidi sulle prime bollette utili.

Il decreto attuativo sul canone Rai in bolletta prevedrà precise garanzie sui rimborsi per chi pagherà senza esserne tenuto.

Risolto anche il nodo dei contributi. Pare infatti che il governo riconoscerà un versamento alle imprese elettriche per la gestione del nuovo servizio. Le utilities, stando a quanto riporta Repubblica, riceveranno 14 milioni nel 2016 ed altri 14 milioni nel 2017 da un fondo dell’Agenzia delle Entrate.

Sarà poi l’Autorità per l’Energia a dividere questi soldi tra le diverse società elettriche.

Si attende quindi adesso il parere del Consiglio di Stato per il varo definitivo del decreto attuativo che permetterà d’essere pronti per la scadenza di luglio quando per la prima volta gli italiani pagheranno il canone con la bolletta elettrica.

In questa fattura ci saranno anche le rate precedenti, circa 60-70 euro, perché nella Legge di Stabilità si è stabilito che il canone sarà di 13 euro in meno rispetto allo scorso anno quindi 100 euro che si pagheranno da gennaio a ottobre.

L’Agenzia delle Entrate avrà due mesi di tempo, dal varo del decreto, per definire con un proprio provvedimento le modalità dei rimborsi che, assicurano, verranno erogati in tempi brevi.

Spetta all’Agenzia verificare se si è nella condizione di ricevere il rimborso dopo di che l’Acquirente unico trasmetterà la richiesta alle imprese elettriche che renderanno la somma nella prima bolletta utile.

Il canone dev’essere corrisposto da chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo.

Dal 1° gennaio 2016, la detenzione di un apparecchio si presume nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica. La presunzione può essere superata con una dichiarazione allo Sportello S.A.T. dell’Agenzia delle Entrate con la quale, nelle forme previste dalla legge e sotto la propria responsabilità, anche penale, si attesta di non detenere alcun apparecchio. La dichiarazione ha validità per l’anno in cui è presentata.

E’ esentato dal pagamento del canone chi non possiede un apparecchio tv, chi ha un reddito familiare di massimo 8 mila euro lordi e più di 75 anni.