Indagine

Cala la fiducia dei CEO Italiani. Sviluppo tecnologico troppo rapido

di Redazione |

Secondo il Rapporto Italia della 18^ CEO Survey realizzata da PwC, il 44% dei CEO in Italia è preoccupato dalla velocità del cambiamento tecnologico rispetto al 24% dello scorso anno.

In Italia solo il 27% dei CEO pensa che l’economia globale crescerà nel 2015 rispetto al 43% del 2014.

Questo è uno dei dati rivelato nel Rapporto Italia della 18^ CEO Survey realizzata da PwC, che attraverso un’indagine su 1300 CEO nel mondo, fotografa i trend in atto nel mercato e le strategie che i top manager delle aziende vogliono attuare per affrontare le sfide emergenti.

Anche se le prospettive sulla crescita del mercato globale sono negative, il 39% dei CEO a livello mondiale resta fiducioso nella crescita delle rispettive aziende a 12 mesi. Mentre il 20% degli italiani è molto fiducioso nella crescita di ricavi nel 2015.

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Dal punto di vista delle strategie di crescita, il 38% dei CEO afferma che gli USA si trovano fra i primi tre mercati obiettivo per la propria crescita. Un obiettivo sul quale è allineata anche l’Italia.

Inoltre, il 49% dei CEO Italiani
 dichiara di essere interessato a un’internazionalizzazione d’impresa e di voler far crescere la propria società per linee esterne attraverso M&A, JV o alleanze (era il 35% l’anno scorso).

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Per quanto riguarda invece le preoccupazioni dei CEO su scala globale, si conferma la sovra-regolamentazione, citata dal 78%, seguita dalla disponibilità di competenze chiave (73%), deficit
 e debito pubblico (72%), incertezza geopolitica (72%), aumento della pressione fiscale (70%), cyber- minacce e carenze di sicurezza dei dati (61%, in rapido aumento dal 48% dello scorso anno).

Ma per i CEO Italiani, le preoccupazioni sono differenti. il 78% teme la capacità del Governo di rispondere al deficit fiscale e al debito pubblico, il 73% i rischi geopolitici internazionali e il 71% l’aumento del carico fiscale.