La smentita

Butti (FdI) smentisce il Foglio: ‘Sì a rete unica dentro Tim. Ma con controllo e gestione di Cdp’

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Alessio Butti, responsabile Tlc di FdI, smentisce il Foglio: ' Vorrei ricordare che siamo stati i primi e gli unici a sostenere per anni ed in solitudine l’esigenza di creare una rete unica, pubblica e wholesale only'.

Fratelli d’Italia non è affatto contraria alla rete unica. Anzi. Il partito di Giorgia Meloni, come espresso da tempo e a più riprese, è assolutamente favorevole alla rete unica, purché concepita e governata su basi totalmente diverse rispetto al progetto CDP-TIM.

Lo ha puntualizzato in una nota Alessio Butti, responsabile Tlc di FdI, smentendo così un articolo, dal titolo fuorviante ‘Il possibile stop della destra alla rete unica e la variabile Bolloré’ pubblicato oggi sul Foglio, a firma di Ugo Bertone.

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Il titolo esprime un concetto che lo stesso Butti, citato nel corpo dell’articolo, non dice mai. Certo, la rete unica che immagina FdI è ben diversa da quella del progetto CDP-TIM. Ma il titolo del pezzo contraddice i virgolettati dell’esponente di FdI, che nel corpo dell’articolo non si esprime mai in alcun modo contro la rete unica.

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“Siamo stupiti dal leggere i commenti pubblicati su “Il Foglio” di questa mattina in relazione alla nostra presunta contrarietà alla rete unica” – ha detto Alessio Butti, responsabile Dipartimento TLC di FdI – Vorrei ricordare che siamo stati i primi e gli unici a sostenere per anni ed in solitudine l’esigenza di creare una rete unica, pubblica e wholesale only. Siamo invece totalmente contrari al piano attuale di CDP-TIM così come concepito, per le ragioni che abbiamo ampiamente espresso”.

“Serve un nuovo piano completamente diverso che tuteli i lavoratori di TIM e mantenga l’integrità della rete, con CDP in maggioranza di controllo e con in mano la gestione italiana della rete – ha precisato Butti – Per questo siamo fortemente contrari al piano di vendita della rete TIM. La rete deve rimanere in capo a TIM. Non è possibile che TIM perda la rete. Non esiste al mondo un operatore di telecomunicazioni che non abbia una rete. Dal canto suo, Open Fiber non può più essere il perno dell’operazione, non ha più la credibilità né la capacità manageriale per gestire una simile operazione.”