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Bruxelles contro l’obsolescenza programmata propone il ‘diritto di riparazione’ per smartphone e laptop

La Commissione Europea ha fissato un piano per spingere il cosiddetto “diritto alla riparazione” per i dispositivi elettronici, e prolungare così il ciclo di vita di smartphone, laptop e tablet. Più in generale, Bruxelles vuole limitare l’utilizzo di prodotti monouso, e contrastare così il principio assai diffuso, soprattutto nel mondo dell’elettronica, di “obsolescenza programmata” e abolire del tutto la distruzione di merci invendute. L’obiettivo è rendere i prodotti sostenibili la normalità.  

Il pacchetto di proposte fa parte del nuovo piano di azione per l’economia circolare, lo strumento normativo della Commissione per arrivare entro il 2050 all’abolizione del carbone.  

L’obiettivo è estendere il tempo di vita dei prodotti, con misure che incoraggino la riparazione, il riuso e il riciclaggio dei device per ridurre i danni ambientali.

La Commissione vuole inoltre dare ai consumatori maggiori informazioni sulla possibilità di riparare e sulla durata di prodotti in ottica sempre più green.

Oggi come oggi, soltanto il 12% dei materiali secondari e delle risorse vengono riciclati, ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans, sottolineando che sono sempre troppi i prodotti che non possono essere riutilizzati, riparati e riciclati oppure realizzati per un singolo utilizzo. Un trend che la Commissione vuole invertire con le nuove regole dell’economia circolare appena varate.

ICT ed elettronica saranno in questo senso una priorità per implementare il diritto alla riparazione, con la direttiva Ecodesign che fisserà nuovi criteri di efficienza energetica per dispositivi come ad esempio le lavatrici.

L’obiettivo di Bruxelles è varare una iniziativa di elettronica circolare, per promuovere un tempo di vita più lungo per i device spingendo anche il concetto di “upgradeability” dei componenti e del software per evitare l’obsolescenza prematura.

La Commissione sta anche lavorando a nuove regole sui caricatori per smartphone e device mobili e un’altra idea riguarda la rottamazione di vecchi device.

Fra le proposte della Commissione c’è anche un nuovo quadro regolatorio per batterie e veicoli. Un altro provvedimento allo studio riguarda la diminuzione degli imballaggi prodotti, con l’obiettivo di rendere ogni imballaggio e confezione riusabile o riciclabile entro il 2030.

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