la comunicazione

Bollette giù del 13% per i consumi di ottobre. Arera: “Non abbassiamo la guardia, arriva l’inverno”

di |

Si alleggerisce il peso della crisi energetica sulle famiglie italiane, ma l’Autorità rimane prudente: “I valori sono molto alti rispetto al passato e determineranno bollette più impegnative con il crescere dei consumi della stagione invernale”. L’aggiornamento tecnico.

Bollette più leggere per gli italiani

Finalmente una buona notizia sul fronte della crisi energetica: si allegeriscono le bollette. L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ha comunicato l’aggiornamento tecnico delle condizioni di tutela gas per il mese di ottobre.

Per i consumi energetici delle famiglie nel mese di ottobre, il costo finale in bolletta sarà del 12,9% più basso rispetto al trimestre precedente.

Si tratta del primo annuncio del genere dopo mesi e soprattutto dell’impiego del nuovo metodo di calcolo deciso dell’Autorità a luglio, con cui la tariffa del gas applicata ai clienti in tutela è aggiornata come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead).

Per il mese di ottobre, sì legge nel comunicato dell’Arera, “il prezzo della materia prima gas (CMEMm), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è quindi fissato in 78,05 €/MWh*, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese appena trascorso”.

Non è il momento di abbassare la guardia

Non abbassiamo la guardia. Il costo del gas per ottobre registra un calo rispetto al trimestre precedente ma le percentuali non devono trarre in inganno”, ha subito affermato Stefano Besseghini, presidente di Arera.

I valori rimangono molto alti rispetto al passato e, se è vero che hanno avuto un impatto modesto per le famiglie nel periodo estivo, determineranno bollette più impegnative con il crescere dei consumi della stagione invernale, con prezzi che sono previsti in risalita per la maggiore domanda dei mesi freddi. L’invito resta quindi quello a fare attenzione al risparmio e all’efficienza energetica. L’impegno dell’Autorità resta massimo, per garantire la tenuta dell’intero sistema energetico quale prima condizione necessaria per la tutela del consumatore”, ha precisato Besseghini.

Le componenti del prezzo

Per il mese di ottobre 2022, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo è pari a 107,64 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse: 88,08 centesimi di euro (pari al 81,82% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse, con una riduzione del 18,8% circa rispetto al terzo trimestre 2022; 5,60 centesimi di euro (5,21% del totale della bolletta) per la vendita al dettaglio, uguale al valore del terzo trimestre 2022.

In termini di effetti finali, si legge nella nota, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno in corso (compreso tra il 1° novembre 2021 e il 31 ottobre 2022) è di circa 1.702 euro, +67% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° novembre 2020 – 31 ottobre 2021).

Proiezioni future, tra ottimisti e pessimisti

Il prezzo del gas non cala solo per l’Italia, secondo stime Goldman Sachs, nei prossimi mesi il costo potrebbe scendere del 30% in tutta l’Unione europea.

Nel primo trimestre del 2023, stando alle valutazioni della grande banca d’affari americana ,si dovrebbe vedere un prezzo del gas sul benchmark olandese (TTF) sotto gli 85 euro MWh (contro gli attuali 126 euro e i 154 euro di fine settembre 2022).

Questo calo sensibile può innescare un meccanismo positivo per gli utenti con i prezzi al dettaglio di luce e gas che potrebbero registrare un netto calo nel corso delle prossime settimane.

L’Agenzia internazionale per l’energia (l’Iea, organismo dell’Ocse), invece, ha lanciato un allarme significativo sulle prospettive dei prossimi mesi: “L’Europa potrebbe dover affrontare una carenza di gas naturale per 30 miliardi di metri cubi durante la prossima estate, in un momento chiave per il rifornimento dei suoi siti di stoccaggio per l’inverno 2023-2024 per cui è necessaria un’azione urgente da parte dei governi per ridurre il consumo di gas nel mezzo della crisi energetica globale“.