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Prezzo del gas in discesa: le previsioni delle bollette per Novembre 2022

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Per le prossime settimane e, ancor di più, per i prossimi mesi c’è la possibilità concreta di registrare un calo delle bollette. La crisi energetica, però, è ben lontana dall’essere terminata.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Le ultime settimane hanno fatto registrare un’improvvisa svolta nel settore energetico: il prezzo del gas all’ingrosso è in forte discesa. Il trend è iniziato nella seconda settimana del mese di ottobre, continuano fino ad oggi. L’evoluzione registrata dal mercato all’ingrosso e, in particolare, dall’oramai famigerato indice TTF che regola il mercato europeo del gas rappresenta una notizia positiva per famiglie e imprese che si apprestano ad accendere i riscaldamenti con evidenti conseguenze in bolletta.

Per le prossime settimane e, ancor di più, per i prossimi mesi c’è la possibilità concreta di registrare un calo delle bollette. La crisi energetica, però, è ben lontana dall’essere terminata. Le quotazioni, infatti, sono ancora elevate e l’instabilità dei mercati degli ultimi mesi non garantisce l’assenza di ulteriori picchi in futuro. In ogni caso, per il prossimo futuro potrebbe arrivare un atteso alleggerimento delle bollette. Vediamo cosa sta succedendo.

Il prezzo del gas all’ingrosso è in calo: ecco come cambieranno le bollette da novembre 2022

Il calo del prezzo del gas all’ingrosso, prendendo come riferimento l’indice TTF, è evidente. Dopo i picchi di agosto e inizio settembre, con una quotazione superiore ai 300 euro al megawattora, l’indice del mercato all’ingrosso europeo ha fatto segnare un progressivo calo, attestandosi prima intorno ai 200 euro e poi al di sotto di questa soglia. Con l’inizio del mese di ottobre, però, si è registrata un’inaspettata discesa delle quotazioni.

Nelle ultime due settimane, il prezzo del gas è crollato, scendendo al di sotto dei 100 euro al megawattora, un valore che non veniva raggiunto dallo scorso mese di giugno. Attualmente, il prezzo è tornato sopra quota 100 (al momento in cui scriviamo si trova a 104 euro al megawattora) ma i valori di poche settimane fa sono ben lontani. Questo calo sensibile può innescare un meccanismo positivo per gli utenti con i prezzi al dettaglio di luce e gas che potrebbero registrare un netto calo nel corso delle prossime settimane.

Il prezzo del gas all’ingrosso, ricordiamo, influenza anche il prezzo dell’energia elettrica che viene prodotta, in molti casi, utilizzando il gas naturale come materia prima. Un calo del costo del gas è, quindi, da registrare come una buona notizia. Il ritorno alle condizioni del mese di giugno potrebbe tradursi in bollette autunnali e, soprattutto, invernali più basse rispetto alle previsioni di qualche settimana fa.

Gli analisti di settore confermano che ci vorranno alcune settimane per registrare un effetto sui prezzi al dettaglio di luce e gas ma il trend di calo evidenziato dall’indice TTF rappresenta, in ogni caso, una notizia molto positiva. Sarà necessario, in ogni caso, che l’indice del mercato energetico non subisca ulteriori rincari nel corso dei prossimi mesi per fare in modo che anche gli utenti finali possano beneficiare del calo registrato in queste settimane.

Ricordiamo che per la definizione degli importi delle bollette per il prossimo futuro sarà necessario anche attendere gli interventi del nuovo Governo. Con l’ultimo decreto, infatti, il Governo Draghi ha esteso le agevolazioni in bolletta alla fine del 2022. A partire dal prossimo mese di gennaio 2023, quindi, per il momento non sono previsti interventi a sostegno a famiglie e imprese. Senza nuovi interventi, quindi, ci saranno nuovi rincari.

Attualmente, infatti, sono in vigore:

  • l’azzeramento degli oneri di sistema per luce e gas
  • il taglio dell’IVA al 5% per il gas
  • il potenziamento del Bonus Luce e del Bonus Gas con un bonus integrativo e con un incremento del tetto ISEE per l’accesso

Il nuovo Governo sarà chiamato a definire nuove misure (o delle proroghe di quelle in corso) per evitare un nuovo rincaro generalizzato per le bollette ad inizio 2023.

Di quanto si ridurranno le bollette?

Gli effetti del calo del prezzo del gas sulle bollette sono tutti da valutare. È necessario, infatti, analizzare un periodo di tempo più lungo per poter avere un’idea su quali saranno le quotazioni delle materie prime energetiche nel corso dei prossimi mesi. Per i clienti finali, infatti, gli scenari potrebbero essere molteplici. Partiamo dalle forniture attive in regime di Maggior Tutela. Per quanto riguarda l’energia elettrica in Tutela, infatti, il prezzo è già stato fissato da ARERA (circa 0,50 euro al kWh) e resterà bloccato fino alla fine del mese di dicembre.

Il prossimo aggiornamento del prezzo sarà comunicato dall’Autorità a fine dicembre ed entrerà in vigore soltanto ad inizio del prossimo mese di gennaio. Ricordiamo che la spesa per l’energia elettrica nel passaggio dal terzo al quarto trimestre del 2022 è aumentata del 66% per i clienti in Tutela che devono fare i conti con una stangata senza precedenti in bolletta. Se i mercati energetici continueranno questo trend in discesa, il prezzo dell’energia per i clienti in Tutela potrà ridursi solo a gennaio del prossimo anno.

Per quanto riguarda le forniture di gas in Tutela, invece, con il nuovo meccanismo di aggiornamenti mensili stabilito da ARERA, gli effetti del calo del prezzo del gas all’ingrosso potranno essere registrati in anticipo. ARERA comunicherà il prezzo di ottobre per i clienti in Tutela ad inizio novembre. Il calo registrato nel corso degli ultimi giorni potrebbe avere un effetto positivo sul prezzo per le forniture di gas in Tutela. Sarà necessario attendere la prossima settimana per saperne di più.

Le forniture attive nel Mercato Libero, invece, potrebbero beneficiare del calo del prezzo del gas all’ingrosso in tempi più rapidi, sia per la luce che per il gas. Attualmente, la maggior parte delle offerte presenti sul mercato sono legate agli indici del mercato all’ingrosso italiano (il PUN per la luce e il PSV per il gas) con aggiornamenti mensili. Di conseguenza, un calo dei prezzi all’ingrosso si traduce in un calo del costo dell’energia al dettaglio in tempi rapidi.

Il trend in discesa registrato in queste settimane rappresenta, quindi, un’ottima notizia per chi è passato al Mercato Libero con un’offerta indicizzata. I clienti che hanno optato per un’offerta a prezzo fisso, invece, non subiranno modifiche alle proprie offerte in quanto il costo dell’energia è bloccato fino alla fine del periodo promozionale (solitamente valido per il primo anno dall’attivazione ma ci sono offerte anche con prezzo bloccato per più tempo).

Come tagliare le bollette di luce e gas nei prossimi mesi

Il risparmio in bolletta passa per la scelta giusta delle tariffe luce e gas. Chi ha una tariffa a prezzo bloccato con condizioni economiche vantaggiose, al momento, non ha alcun interesse a cambiare fornitore. Chi, invece, ha tariffe poco convenienti oppure è ancora nel Mercato Tutelato dovrà agire subito per cercare di ridurre il più possibile il costo dell’energia. La strada per il risparmio passa per la scelta delle migliori offerte del Mercato Libero.

Tale scelta può essere compiuta con la massima precisione grazie alla comparazione delle offerte, un sistema che consente di individuare in pochi secondi le tariffe migliori da attivare. Per scegliere le offerte più vantaggiose è possibile affidarsi al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas. La comparazione è una soluzione semplice per scegliere l’offerta giusta e iniziare subito a risparmiare.

Attualmente, le tariffe più vantaggiose sono di tipo indicizzato e consentono l’accesso al prezzo del PUN, per l’energia elettrica, ed al prezzo del PSV, per il gas naturale. Bisogna, però, analizzare le offerte con attenzione. Le tariffe indicizzate non sono tutte uguali. Alcuni fornitori, infatti, applicano un costo aggiuntivo (definito “spread” o “contributo al consumo” all’indice del mercato all’ingrosso che, di fatto, va ad aumentare il costo effettivo dell’energia.

C’è poi da considerare il costo fisso per il mantenimento della fornitura. Tale costo è slegato dal consumo effettivo di energia e può variare in misura significativa da fornitore a fornitore. Questi due parametri sono i principali elementi da considerare nella scelta delle offerte da attivare per tagliare le bollette di luce e gas. Ad entrare in gioco nella scelta possono esserci anche altri fattori come i bonus aggiuntivi proposti dal fornitore. Sfruttando la comparazione, quindi, sarà facile valutare le opzioni migliori da attivare.

Ricordiamo, infine, che per l’attivazione di una nuova offerta luce o gas è possibile affidarsi all’attivazione online, tramite il sito del fornitore. Tale procedura è sempre gratuita e viene completata nel giro di poche settimane. Durate il periodo di passaggio da un fornitore ad un altro, inoltre, per il cliente è sempre garantita la continuità della fornitura e non c’è alcuna necessità di dover cambiare il contatore.

Per completare l’attivazione di un nuovo contratto di fornitura è necessario avere a disposizione:

  • i dati anagrafici dell’intestatario della fornitura
  • i dati della fornitura e, in particolare, il codice POD per la luce e il codice PDR per il gas (questi codici sono riportati in bolletta)
  • i dati di pagamento (per la domiciliazione servono le coordinate IBAN) e di contatto.