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Blockchain e Assicurazioni, ecco il potenziale per la industry

blockchain insurance

Lo scorso anno negli Usa il settore Insurance ha fatto il pieno di investimenti, con un totale di 1,2 miliardi di dollari in startup del settore, sei volte di più rispetto al 2010. Secondo un report del World Economic Forum sul futuro dei servizi finanziari, i settori più caldi sul fronte dell’innovazione tecnologica sono quello bancario e appunto le assicurazioni dove “si sentirà l’impatto maggiore della disruption tecnologica”. Lo scrive il sito specializzato letstalkpayments.com, secondo cui alla base di questa “disruption” nel mondo assicurativo c’è la tecnologia della Blockchain.

I vantaggi potenziali della catena distribuita delle blockchain sono al centro del dibattito nel settore, che fra gli aspetti di maggior interesse ha individuato la capacità di questa tecnologia di abbattere i costi e di incrementare l’automazione.

L’interesse degli investitori nell’ecosistema dell’InsurTech per la blockchain è alto: nella top 15 dei maggiori investimenti in venture capital nel settore finanziario del 2016 ci sono tre startup che sviluppano blockchain. L’applicazione di questa tecnologia nel settore assicurativo non è quindi così lontana, tanto più che allo studio ci sono metodi per automatizzare la validazione dell’identità digitale degli utenti sulla catena, un elemento che una volta acquisito consentirebbe di aumentare in maniera significativa l’efficienza nel settore assicurativo. Dove uno dei problemi più sentiti riguarda appunto la validazione dell’identità degli assicurati nei mercati emergenti, per carenza di documenti di identità affidabili fra la popolazione.

Fonte: Willis Towers Watson Blog

Un altro versante della blockchain nel settore assicurativo riguarda i cosiddetti contratti smart, ovvero la possibilità di sottoscrivere contratti in real time, con la registrazione in real time dei dati dei clienti e il disbrigo automatizzato delle richieste di pagamento.

Le richieste possono essere controllate dagli agenti assicurativi e registrate sulla blockchain per garantire così l’esecuzione del contratto, automatizzando il flusso a beneficio dei clienti, che vedrebbero diminuire i tempi di pagamento

In maniera drastica anche grazie alla possibilità di svolgere tutto l’iter procedurale via smartphone. La disintermediazione nel settore assicurativo, garantita da un blocco di dati immodificabile come quello della blockchain, consentirebbe al settore di aprire una grossa fetta di business nel segmento dei clienti sotto serviti, in particolare in aree del mondo dove la validazione dell’identità personale non è semplice, grazie anche all’offerta di servizi assicurativi semplici tramite piattaforme mobili.

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