Il progetto

BBC, test via internet per i nuovi format multimediali

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Nasce BBC Taster, laboratorio online per testare e sviluppare nuovi progetti audiovisivi da trasmettere su tv, radio e web. Utenti e social network avranno un ruolo di primo piano.

La BBC, che si avvia al rinnovo della Royal Charter nel 2016, tenta la via per avvicinare il servizio pubblico ai telespettatori e mette in piedi BBC Taster, un laboratorio digitale multimedia, uno “spazio (online) per sviluppare contenuti digitali e tecnologie emergenti“, dove gli utenti giocheranno un ruolo di primo piano valutando direttamente i progetti che poi potranno essere utilizzati sui canali televisivi, radiofonici o internet del gruppo.

L’allontanamento degli utenti della Tv pubblica si comincia a sentire anche Oltremanica e così la BBC, da sempre considerata un modello in Europa specie in Italia dove è in atto la riforma della Rai, ha pensato bene di sottoporre i format direttamente ai telespettatori in modo che siano loro a giudicare se vanno bene oppure no.

Del resto nella Tv è in atto un processo di profonda revisione. L’audiovisivo è sempre più spostato verso internet e sono tante le web company che forniscono contenuti.

I broadcaster devono cambiare veste e farlo rapidamente se vogliono continuare a tenere incollati i telespettatori allo schermo, non solo quello della tv.

Come? Offrendo programmi che siano in linea con le nuove aspettative e soprattutto con i nuovi modi di fruizione dei contenuti.

La BBC punta quindi alla generazione YouTube con nuovi programmi e tecnologie innovative, ricorrendo anche l’uso dei social network. Gli utenti sono chiamati a ‘provare, votare e condividere‘ ciò che stanno guardando.

I feedback vendono monitorati dall’azienda che considererà anche il numero di condivisioni che un progetto ottiene sui social.

“Prima di lanciare nuovi progetti (multipiattaforma) – spiega la BBC – vogliamo che siano testati“, perché “alcuni potrebbero piacere e altri no”.

Questo permetterà alla BBC di non correre il rischio di offrire nuovi contenuti, nuovi talenti o nuove tecnologie che non raccoglierebbero il plauso del pubblico.

Una scelta che metterebbe la BBC al riparo dai tanti flop che si registrano, lavorando a prodotti che poi non ottengono l’audience sperata.