Key4biz

Bando periferie, in arrivo altri 800 milioni di euro

Presentato come il più grande progetto europeo sulle periferie, il Piano per la riqualificazione, la rigenerazione e la “ricucitura” dei quartieri periferici ha ottenuto nei giorni scorsi il via libera del Governo, con lo sblocco degli 800 milioni di euro della seconda tranche.

È un nostro impegno dal 2016 quando il governo dei MilleGiorni ha stanziato le risorse per il bando periferie: la loro sicurezza e riqualificazione sono una priorità per migliorare la vita dei nostri cittadini e superare le tante solitudini. Per questo il governo ha preso un impegno per finanziare con 2.1 miliardi i progetti delle città metropolitane e delle città capoluogo di provincia. Grazie a contributi pubblici e privati, la somma complessiva sale a 3,9 miliardi. I primi 500 milioni sono già stati assegnati, gli altri lo saranno entro fine mese”, ha dichiarato sul suo profilo Facebook ufficiale la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi.

La sottosegretaria, in occasione del convegno “Sopralluoghi periferie: commissione parlamentare, Maria Elena Boschi in città. L’attività della Commissione e l’esperienza della città metropolitana di Bologna e il bando 2016 per le periferie”, tenutosi a Bologna il 15 maggio, ha infatti dato una buona notizia per le Città italiane, che ora, in base a quanto promesso, potranno contare su risorse fresche in arrivo per circa 800 milioni di euro “subito”, perchè il mese è finito.

La cifra l’ha ribadita anche Antonio Decaro, presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e sindaco della Città di Bari, con un commento di qualche giorno fa sul sito dell’Anci al via libera del Consiglio dei ministri: “L’impegno, comunicato dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, è di altri 800 milioni di euro. Nel complesso l’investimento sarà di 2 miliardi e cento milioni”.

Un grande disegno – ha illustrato Decaro – un’operazione di ricucitura, come l’abbiamo chiamata citando Renzo Piano, di riqualificazione e di rigenerazione del tessuto urbano, tanto decisiva da convincere il governo, lo scorso ottobre, a impegnarsi per il completo finanziamento dei 120 progetti presentati dai Comuni e dalle Città metropolitane, a fronte di una prima disponibilità a favore di sole 24 città. Tra le linee principali di attività ci sono verde pubblico, scuole, ma anche housing sociale. Interventi materiali e immateriali nell’ottica dello sviluppo e della coesione”.

“Progetti di qualità, rispetto ai quali l’Anci si propone come osservatorio per creare occasioni di dialogo tra i vari Comuni: il bando servirà anche a scambiare le buone pratiche. Siamo tanto convinti della funzione strategica connessa alla riqualificazione delle zone in cui si concentra il degrado socio economico da aver chiesto al governo una stabilizzazione del fondo“.

Nel Piano per le periferie, infine, ha un ruolo chiave anche la Cassa depositi e prestiti (Cdp), grazie alla quale gli enti coinvolti possono accedere a un fondo che consentirà di sostenere le spese di progettazione degli interventi di riqualificazione, senza oneri per interessi o commissioni.

Domani 30 maggio, nella sede dell’Anci a Roma, è previsto un incontro informativo e formativo gestito da Anci e Cdp, per spiegare agli amministratori e ai tecnici le modalità e le condizioni di accesso al fondo.

(Foto Ansa)

Exit mobile version