Il piano

Banda ultralarga, la Francia sblocca voucher per 100 milioni

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Parigi rilancia il piano nazionale a banda ultralarga e punta sulla copertura del 100% delle case a 8 Mbps entro il 2020.  

Banda larga, il governo francese sblocca 100 milioni di euro di voucher per portare connessioni ad almeno 8 Mbps entro il 2020 al 100% delle case, per arrivare a velocità ultrabroadband a 30 Mbps nel 2022. Questo l’annuncio fatto oggi dal primo ministro Edouard Philippe, che rilancia così il piano nazionale a banda ultralarga da 3,3 miliardi di euro (“France très haut débit), con particolare attenzione alle aree bianche (sbloccati anche 147 milioni per interventi nel dipartimento Ardeche Drome, per portare la fibra in Ftth al 97% delle abitazioni) coinvolgendo nel progetto gli enti locali e gli operatori privati.

Certo, la velocità di 8 Mbps non è clamorosa, ma permetterebbe comunque di vedere la tv in alta definizione via Internet. Un obiettivo minimo, che non garantirebbe lo sviluppo di attività professionali basate su banda ultralarga e nemmeno di guardare contemporaneamente la televisione online e dei film via Netflix.

Meglio di niente, avranno pensato in Francia, dove peraltro per raggiungere l’obiettivo fissato oggi saranno buone tutte le tecnologie. Portare la fibra in tutte le case è impensabile, lo ha detto anche il presidente Emmanuel Macron.

La prima scelta ovviamente sarà la fibra, che secondo gli obiettivi sarà posata nel 100% delle città e delle aree nere entro il 2020. “Orange e SFR si sono impegnate a raggiungere questi obiettivi e saranno sanzionabili economicamente se non li rispetteranno”, ha sottolineato il presidente dell’agenzia del digitale francese (Agence du Numérique) Antoine Darodes.

In caso di inadempienza, sono previste multe fino al 5% del fatturato degli operatori, in linea con i desiderata degli enti locali.

La fibra è ovviamente la soluzione regina, ma per realizzarla ci vuole tempo. Per questo la Francia non disdegna l’uso del cavo e dell’Adsl che con gli opportuni upgrade possono garantire buone performance insieme alle reti mobili.

In funzione delle diverse aree gegorafiche, è previsto l’utilizzo del 4G, del fixed wireless e del satellite. Sono previsti voucher di 150 euro per i consumatori, per un totale di 100 milioni messi a disposizione dallo Stato destinati a 2,5 milioni di francesi che vivono nelle aree più periferiche del paese.

Oggi come oggi, circa il 15% delle case francesi non dispone di connessioni a internet di almeno 8 Mbs. Al di là di 1,5 milioni di abitazioni che si trovano in zone molto isolate, i 33 milioni di abitazioni restanti dovranno progressivamente avere un accesso in fibra di qui al 2022. Di queste, 10 milioni di case dovranno arrivare a 100 Mbps secondo il progetto dell’esecutivo.

Gli operatori (Orange, Sfr, Bouygues, Free) stanno lavorando per portare la fibra entro il 2020 a 19 milioni di case che si trovano in aree urbane o semi urbane, le più facili da collegare.

Di fronte alla freddezza degli operatori, molti enti locali delle aree meno popolose del paese hanno avviato i progetti di copertura finanziati al 50% con fondi pubblici.