Il sondaggio

Automobile: ancora un bene da possedere per 70% italiani. Il 37% valuta la scelta elettrica

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Nonostante i cambiamenti apportati dalla transizione digitale e dall’elettrificazione, rimane ancora l’idea dell’auto come proprietà. La mobilità come servizio è ancora un concetto vago, mentre i veicoli elettrici lentamente si affermano, nonostante le tante barriere all’acquisto che ancora resistono.

L’industria dell’automobile è stata travolta dalla pandemia di Covid-19, con un crollo degli acquisti del -28% su base annua. Timidi segnali di ripresa si sono evidenziati solo nel primo trimestre del 2021, quando i consumatori sono tornati a spendere.

Molto in questi mesi si è parlato di una possibile transizione digitale del settore verso un mercato più innovativo e flessibile, con l’abbandono dell’auto di proprietà a favore dell’auto come bene condiviso, magari come servizio on demand.

Soprattutto i più giovani non vedono più l’auto allo stesso modo dei propri genitori o nonni, ma, appunto, come un servizio, qualcosa da prenotare quando serve, tramite un’app magari.

Tre quarti degli italiani vedono ancora l’auto come un bene di proprietà

Secondo l’indagine di Gruppo Autorino su dati Findomestic, però, questo processo di cambiamento è ancora solo agli inizi, tanto che il 73% degli italiani che hanno partecipato al sondaggio ritiene che l’automobile sia ancora un bene da possedere.

I motivi sono diversi, sicuramente l’età dei possessori, i più giovani ancora rappresentano una fascia di consumo piuttosto esigua in questo settore, mentre sono maggioranza coloro che hanno tra i 40 e i 60 anni.

Per questi automobilisti l’auto è ancora il mezzo più affidabile per spostarsi, anche più sicuro in tempi di pandemia, comodo e indispensabile per muoversi, principalmente per chi vive fuori città.

Ovviamente, l’alimentazione è un fattore di scelta non indifferente (63%), a cui si aggiungono i livelli di sicurezza (53%) e quindi le prestazioni alla guida (38%).

Il 75% degli intervistati sceglierebbe ancora un’automobile a motore tradizionale, alimentata a benzina e diesel, ma in molti sarebbero anche disposti ad acquistare un’auto elettrica ibrida.

L’avanzata (troppo lenta) delle auto elettriche

Riguardo al motore elettrico, non ci sono dubbi che è il futuro della mobilità, ma per il momento, a causa dei costi elevati, dell’esigua offerta di colonnine di ricarica e della limitata autonomia delle batterie, solo il 37% si è detto intenzionato all’acquisto in futuro di un’auto ibrida elettrica.

Appena il 10% si è detto pronto all’acquisto di un veicolo con motore elettrico 100% a batteria.

Altro elemento che limita il successo dell’elettrificazione della mobilità è la mancanza di conoscenza della tecnologia in questione: solo il 25% è a conoscenza delle diverse modalità di mobilità elettrica (batteria, plug-in, full hybrid e mild hybrid), motivo per cui il concessionario rimane ancora oggi un punto di riferimento (45%) proprio per ricevere le giuste informazioni, fare la scelta migliore e per provare l’auto, o vederla dal vivo.