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Auto elettriche, cresce l’autonomia dei veicoli grazie alle nuove batterie Li-ion sviluppate in Europa

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Una batteria agli ioni di litio più potente, economica, sicura, leggera, duratura e rispettosa dell’ambiente in grado di soddisfare le aspettative e le esigenze dei conducenti europei di ecars.

La chiave di volta del mercato delle auto elettriche in Europa e nel mondo intero è nella batteria. Sistemi di accumulo più potenti, più efficienti, più duraturi e meno inquinanti saranno i driver strategici per il lancio definitivo della mobilità elettrica nei Paesi dell’Unione europea.

Proprio l’Unione ha investito circa 7 milioni di euro in un progetto dedicato allo sviluppo di batterie di nuova generazione per qualsiasi tipo di device elettrico/elettronico, ma soprattutto per le auto ibride e 100% elettriche.

Il progetto “SPICY”, durato tre anni e terminato la scorsa estate, mirava a sviluppare “una batteria Li-ion più potente, economica, sicura, leggera, duratura e rispettosa dell’ambiente in grado di soddisfare le esigenze dei conducenti di veicoli elettrici”.

Un’iniziativa dedicata ai processi di produzione e all’intera catena del valore per i materiali utilizzati per fabbricare le batterie Li-ion (accumulatore agli ioni di litio): “Lo sviluppo di nuove chimiche e architetture della cella per le batterie Li-ion è l’unico modo per incrementare la capacità della cella e la densità energetica, che portano entrambe a una maggiore autonomia del veicolo elettrico”, ha commentato in una nota Willy Porcher, responsabile di progetto.

Un aspetto rilevante dello studio europeo è nella ricerca di “nuovi materiali attivi”, a cui i ricercatori hanno affiancato “l’uso di un solvente più rispettoso dell’ambiente per la fabbricazione”, la valutazione di “nuove e ottimizzate architetture della cella” e “l’imballaggio che sfrutta concetti della progettazione ecocompatibile”.

Grazie all’uso di materiali più economici e alla progettazione intelligente della cella, infine, l’obiettivo generale del progetto era quello di ridurre i costi di produzione della batteria del 20 % e di incrementarne le prestazioni del 20 %.

Nel nostro tentativo di ridurre al minimo l’impatto delle batterie sull’ambiente, abbiamo decretato che è meglio concentrarsi sul miglioramento del contenuto energetico piuttosto che scegliere i materiali con l’impatto ambientale più basso”, ha spiegato Porcher.

Ottimizzando i costi e integrando principi ecocompatibili, questa collaborazione multidisciplinare, che coinvolge partner industriali, accademici e centri di ricerca, dovrebbe aiutare a fornire una solida base industriale per i produttori europei di batterie al fine di approfittare dei mercati mondiali.