Il mercato

Auto ecofriendly: Italia prima nella Ue con il 30% delle immatricolazioni

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Nel primo trimestre del 2016 aumentano in tutta Europa le immatricolazioni di automobili ‘ecofriendly’ alimentate in maniera alternativa (Gas, metano, energia elettrica) e l’Italia è leader del settore, ma serve più impegno nel segmento della mobilità elettrica urbana

A gennaio-marzo 2016 il mercato delle auto ad alimentazione alternativa registra un incremento del 10,7% con oltre 177mila immatricolazioni e una quota del 4,6% sull’intero settore. Cresce il peso delle auto elettriche sul totale delle auto ad alimentazione alternativa, che passa dal 23,9% del 1° trimestre 2015 al 29,7% del 1° trimestre 2016, con un incremento in termini di volumi del 37,5%.

In aumento anche le vendite di auto ibride (+29,7%), con una quota del 42,2% (era del 36% un anno fa), mentre il mercato delle auto a gas (GPL e a metano) diminuisce di 1/5, a causa della contrazione delle vendite in Italia (-20,6%).

I dati sono stati diffusi dall’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (Anfia) proprio alla vigilia dell’apertura di “Alternative Fuels Conferences & World Fair 2016“, fiera mondiale sui carburanti alternativi (Bologna, 26-28 maggio).

In questo scenario della smart mobility europea, L’Italia pesa per il 30% di tutte le auto ecofriendly immatricolate nel 1° trimestre 2016 (era il 38% a gennaio-marzo 2015), seguita da gran Bretagna (14,5%), Francia (13,1%), Norvegia (10,8%) e Germania (8%).

L’80% del mercato a trazione alternativa italiano riguarda le auto alimentate a gas (GPL e metano). La filiera industriale italiana del metano per autotrazione, ad esempio, è riconosciuta come leader mondiale, rappresentando circa 20.000 occupati, 50 PMI e un fatturato di 1,7 miliardi di euro. Il restante 20% del mercato a trazione alternativa italiano comprende l’1,6% di auto elettriche e il 18,3% di auto ibride.

 

Il ritardo italiano rispetto al mercato dei veicoli elettrici è dovuto sia alla scarsa diffusione della rete di rifornimento, sia alla minor percentuale di popolazione urbana rispetto agli altri paesi europei (Italia 68,7%, UK 82,6%, Paesi Bassi 90,5%, Francia 79,5, Germania 75,3 fonte United Nations). La popolazione non urbana, infatti, è meno propensa all’utilizzo di auto alimentazione ad alimentazione elettrica per la minore autonomia.

Nel 2015, sono state immatricolate, in UE+EFTA (European free trade association – Associazione europea di libero scambio), oltre 186mila autovetture elettriche (EV – electric vehicles), il 101% in più rispetto al 2014. Tra i maggiori mercati, l’aumento più consistente è stato quello dei Paesi Bassi, con una crescita del 193%, che porta questo mercato ad essere il primo in Europa con 43.441 immatricolazioni, seguito dalla Norvegia, dove le immatricolazioni ammontano a 33.721.

L’Italia si posiziona al nono posto di questa classifica con 838 immatricolazioni di veicoli elettrici (+9%) e una quota di mercato che si attesta attorno al 2%.

Dopo Francia (23,7% del mercato) e Gran Bretagna (21%), il terzo mercato per immatricolazioni di vetture Ibride (HEV, Hybrid electric vehicles) è l’Italia (11,4% del mercato), con 25.240 vetture vendute, con un aumento del 19,3% rispetto all’anno precedente, grazie al quale supera i volumi della Germania, il cui mercato cala dell’1,4%, con le immatricolazioni che scendono fino a 22.512 unità.

I vantaggi dell’auto elettrica si concretizzano nel nostro Paese in: meno consumi rispetto ai carburanti tradizionali, 20% in meno di premio con alcune compagnie assicurative, accesso senza limiti in zone a traffico limitato in tante città italiane e parcheggio gratuito sulle strisce blu, esenzione del pagamento della tassa di circolazione per 5 anni, riduzione dell’inquinamento acustico e azzeramento delle emissioni.

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