Spettro radio

Asta 5G, Iliad si candida in Italia. In gara per i 700 Mhz?

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Iliad mette per iscritto sul rapporto di gestione 2017 la sua candidatura all’asta 5G nel nostro paese.

Iliad parteciperà all’asta 5G in Italia. E’ quanto emerge dal Rapporto di gestione 2017 pubblicato ieri dal gruppo, nel quale l’azienda mette per iscritto la sua candidatura per partecipare alla gara per l’assegnazione delle frequenze del Mise, che si terrà entro l’autunno, per l’assegnazione di risorse spettrali in banda 700 Mhz, 3.6 Ghz–3.8 Ghz e 26.5 Ghz-27.5 Ghz

Resta da capire su quale porzione di spettro intende puntare il quarto operatore francese, anche se con ogni probabilità si tratterà dei 700 Mhz, la banda più pregiata che garantisce la copertura mobile più ampia.

Una banda, i 700 Mhz, che consentirebbe al nuovo entrante di migliorare di molto la sua dotazione frequenziale dopo la fusione Wind-Tre, che ha portato in dote un portafoglio di 35 Mhz di spettro radio per il 3G e il 4G.

Tra l’altro Iliad, che sbarcherà in Italia entro l’estate, ha già siglato un accordo per l’utilizzo degli 8mila siti di Cellnex e sta negoziando con Inwit, la società delle torri controllata da Tim.

Nessun accenno invece, nel rapporto di gestione 2017, all’eventuale lancio dei distributori automatici di Sim nel nostro paese.

Comincia quindi a delinearsi la griglia di partenza dell’asta 5G che si terrà in autunno e per la quale Agcom ha avviato una consultazione sui criteri di assegnazione che si chiuderà ad aprile. Data per scontata la partecipazione di Tim, VodafoneWind Tre e Iliad (che già in Francia si è accaparrata delle frequenze 700 Mhz che sta attivando per il 4G), ai nastri di partenza si dà per certa anche Fastweb (che punta sulla convergenza fisso- mobile col 5G), e molto probabilmente anche Open Fiber, come ventilato dall’amministratore delegato Elisabetta Ripa, che ha puntato gli occhi sulla banda 26Ghz-27Ghz per la copertura Fixed wireless dell’ultimo miglio della sua rete in fibra nelle aree rurali.