Il quadro

Aree grigie? Bandi più piccoli e pluralismo tecnologico

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In vista della scadenza del 30 aprile per l'invio del Pnrr a Bruxelles da parte dell'Italia, cresce l'attesa per come saranno allocati i fondi che saranno riservati alla gara per la copertura delle aree grigie.

Cresce nella industry italiana delle Tlc l’attesa per il Recovery Plan, il Piano nazionale di rilancio e resilienza (Pnrr) che il Governo Draghi è chiamato a presentare a Bruxelles entro fine aprile. Nel piano sono previsti più di 40 miliardi di euro per il digitale e la quota riservata a 5G e banda ultralarga dovrebbe aumentare rispetto a quella (esigua) prevista nella versione del Pnrr del Governo Conte 2.

Ma cosa chiede la industry in relazione ai fondi del Pnrr e al loro utilizzo per la copertura ultrabroadband del Paese? Ebbene, quello che emerge è la volontà di accelerare la copertura per recuperare, una volta per tutte, i ritardi accumulati negli anni.

La concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni, soprattutto grazie all’FWA 5G, è molto frizzante in questo periodo. Alle porte c’è l’arrivo di nuovi fondi consistenti da Bruxelles.

Aree grigie? Lotti più piccoli e mix FTTH-FWA 5G

Come dovrebbero essere usati i fondi per le aree grigie? Una prima indicazione di come si sta evolvendo il mercato arriva dalle raccomandazioni della Commissione IX Trasporti e Telecomunicazioni alla Camera, che nei giorni scorsi nel suo parere al Governo sul Recovery Plan ha scritto nero su bianco che “In particolare, nelle aree grigie, serve sostenere l’utilizzo complementare di tecnologie FttH-FWA5G, attraverso bandi di gara suddivisi in molteplici lotti e rimettendo la scelta sul mix tecnologico ai partecipanti ai bandi. Questo meccanismo consentirebbe di ridurre molto i tempi di realizzazione e di aumentare la disponibilità di risorse da investire e, allo stesso tempo, permetterebbe di preservare la concorrenza a livello di Paese, garantendo la massima efficienza e la massima qualità del servizio all’interno del singolo lotto. Inoltre, per facilitare la realizzazione di reti VHCN con tecnologia FWA5G, sarebbe necessario sostenere soluzioni di condivisione di frequenze tra più operatori oppure la messa a disposizione di nuove frequenze destinate specificamente a queste finalità di copertura”.

C’è da dire che anche il ministro dell’Innovazione e della Transizione digitale Vittorio Colao guarda con interesse alla concorrenza e alla neutralità tecnologica per chiudere il gap di copertura che pesa sul nostro paese. Oggi, con la pandemia, la connettività è un must necessario per lavorare e studiare.

Vantaggi dell’FWA 5G

Rispetto alla fibra FTTH, la tecnologia FWA 5G ha l’indubbio vantaggio di non aver bisogno di scavi. I costi sono quindi più contenuti. Dal punto di vista della performance, l’FWA nella prospettiva 5G, su frequenza licenziata raggiunge un gigabit al secondo in download. E’ flessibile per raggiungere quei territori difficili da raggiungere.  

Le aree grigie

Le aree grigie sono fatte di milioni di abitazioni che si trovano in città e comuni che o non sono coperti oppure lo sono ma in modo disomogeneo.  

Nella tabella Infratel sono indicate le aree grigie e la situazione di copertura prevista per il 2020. Le zone indicate nelle colonne 30/15 VDSL FTTN+Wireless FTTN e Non coperto sono quelle su cui si concentreranno le sovvenzioni statali per portare la connettività a banda ultralarga a 1 Gbps (FTTH). Tali zone del Paese sono pari al 71,9% del totale delle aree classificate come grigie.

Il 30% della popolazione

Si tratta di circa il 30% della popolazione italiana che vive in zone, anche città di medie dimensioni, dove la copertura non è omogenea. Non si tratta quindi di case sparse in aree bianche o bianchissime, che ovviamente hanno ugualmente diritto ad essere connesse.

In queste aree la connettività non è in grado di sostenere lo smart working, la Dad e nemmeno l’intrattenimento online che, come dimostra la pandemia, sta diventando una parte sempre più integrante della nostra vita quotidiana. Dalle attività produttive a quelle di infotainment, una copertura ad altissima velocità diventa fondamentale oggi come oggi per far parte della nostra società.

Come dovranno essere le gare?

Per sfruttare al meglio i fondi in arrivo da Bruxelles che saranno destinati alla copertura delle aree grigie, le gare dovrebbero mostrare una mappatura più chiara della segmentazione dei territori. Il che, tradotto, significa fare lotti non grandissimi che stimolino la partecipazione alle gare di più operatori, anche di quelli più piccoli. Una mappatura che dia una fotografia di dove arrivano i cavi, ma anche degli investimenti dei privati che sempre più si stanno rivolgendo anche alle aree di mercato in passato meno interessanti e profittevoli.

Controesodi, South working e ripopolazione dei borghi

Un fenomeno da non trascurare, visto che la nostra società, anche a causa della pandemia, sta cambiando. Sono sempre di più le persone che si stabiliscono per fare smart working in piccoli paesi sperduti. Si assiste sempre più a controesodi che portano a fenomeni nuovi, come ad esempio il cosiddetto “South working” e la ripopolazione dei borghi.

E’ per questo che il superamento dell’Italia a due velocità deve essere permanente, anche per quel che riguarda i servizi più innovativi che riguarda tra le altre cose l’assistenza sociale, i servizi sanitari a distanza o la gestione di persone in povertà che sempre più vedranno la banda ultralarga come strumento fondamentale per la gestione del fenomeno.