la trimestrale

Apple spera nel Natale, ma l’iPhone non ‘tira’ più come prima

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45,5 milioni gli iPhone venduti, in calo del 5% sul 2015. In compenso il fatturato dei Servizi è cresciuto del 24% a 6,3 miliardi di dollari.

Cala ancora il fatturato di Apple, per il terzo trimestre di fila, e per la prima volta in 15 anni c’è il segno meno anche davanti al risultato annuale. Ma il gruppo assicura: il prossimo trimestre – in concomitanza con le feste natalizie – ci sarà una ripresa.

L’azienda ha annunciato un fatturato trimestrale di 46,9 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 9 miliardi di dollari, pari a 1,67 dollari per azione diluita. Questi risultati si raffrontano con quelli dello stesso trimestre dell’anno passato in cui l’azienda aveva registrato un fatturato di 51,5 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 11,1 miliardi di dollari, pari a 1,96 dollari per azione diluita. Il margine lordo è stato del 38 percento, rispetto al 39,9 percento registrato nello stesso trimestre di un anno fa. Le vendite internazionali hanno rappresentato il 62% del fatturato trimestrale.

Il fatturato annuale, a fine settembre, si attestava a 215,6 miliardi, in calo del 7,7% mentre l’utile  è sceso di ben il 14% a 45,7 miliardi di dollari.

L’iPhone non ‘tira’ più?

Le vendite sono scese del 9% nel trimestre chiuso a settembre, con 45,5 milioni di iPhone venduti, il 5% in meno rispetto a un anno prima. L’iPhone, lo ricordiamo, genera il 60% del fatturato del gruppo di Cupertino.

“Con l’iPhone 6, lanciato due anni fa, Apple ha goduto di un ciclo di rinnovamento che difficilmente si ripeterà”, ha detto l’analista Jan Dawson. Tanto più che il lancio, a fine marzo, dell’iPhone SE – un modello di fascia ‘bassa’ che costa intorno a 500 euro – ha pesato sul fatturato legato alle vendite dello smartphone, diminuito del 13% rispetto allo stesso periodo del 2015, attestandosi a 28 miliardi di dollari (in crescita comunque del 17% sul trimestre precedente).

Ma a soffrire non è solo l’iPhone: le vendite di iPad sono in calo da 11 trimestri mentre i Mac hanno segnato un calo del 14% nel trimestre chiuso a settembre.

A pesare sulle performance, poi, anche il rallentamento delle vendite in Cina, Hong Kong e Taiwan: nella regione che aveva fatto da traino alle vendite nel 2015, il fatturato è sceso del 30% nell’ultimo trimestre, a 8,79 miliardi, principalmente per l’agguerrita concorrenza di player locali come Huawei e Oppo. Anche in America le vendite sono scese, del 7% a 20,23 miliardi, mentre in Europa sono cresciute del 3% a 10,84 miliardi e in Giappone del 10% a 4,32 miliardi.

Luca Maestri, CFO di Apple, si è detto soddisfatto del fatto che la società abbia  generato 16,1 miliardi di dollari di flusso di cassa operativo, “un nuovo record per il trimestre di settembre”, e che durante il trimestre siano stati restituiti 9,3 miliardi agli investitori attraverso il riacquisto di azioni e dividendi. Il fatturato dei Servizi, poi, è cresciuto del 24% raggiungendo il record di sempre di 6,3 miliardi di dollari.

La società si è detta quindi ottimista per il futuro: le vendite dell’iPhone 7 e 7Plus, lanciati a inizio settembre permetteranno di superare le previsioni degli analisti e di rallentare il calo del fatturato.

Per il prossimo trimestre – che per Apple è il primo del proprio anno fiscale 2017 – il fatturato dovrebbe attestarsi fra i 76 miliardi e i 78 miliardi di dollari (contro 75,9 miliardi dello stesso periodo 2015) e il margine lordo fra il 38 e il 38,5 percento.