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App per il tracciamento dei contagi: funzioneranno anche in viaggio tra un Paese e l’altro dell’UE. Ok primo test Italia-Germania-Irlanda

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Complessivamente, le app mobili di Italia (Immuni), Germania (Corona-Warn-App) e Irlanda (Covid tracker), sviluppate per il tracciamento dei contati legati alla pandemia di Covid-19, sono state scaricate da più di 30 milioni di persone.

Messe insieme, queste tre applicazioni di contact tracing rappresentano i due terzi di tutti di download di questo genere negli Stati dell’Unione europea (Ue). La cosa più importante, però, è che queste tre app hanno preso parte ad un primo test pilota per l’interoperabilità, che sembra ver dato esito positivo.

In base a questi primi risultati, l’Unione ha attivato il “servizio gatewayper l’interoperabilità delle applicazioni, senza soluzione di continuità a livello transfrontaliero.

Che cos’è il gateway per l’interoperabilità

In tal modo, hanno spiegato da Bruxelles, per i cittadini sarà sufficiente installare una sola applicazione e, quando viaggeranno in un altro paese europeo che partecipa all’iniziativa, potranno continuare a beneficiare del tracciamento dei contatti e a ricevere messaggi di allerta, indipendentemente dal fatto che si trovino all’estero o nel loro paese di origine.

Molti Stati membri hanno lanciato app volontarie di tracciamento dei contatti e allerta e la Commissione li ha aiutati a fare in modo che queste app interagiscano tra loro in sicurezza. La libera circolazione è parte integrante del mercato unico: il gateway la facilita, aiutandoci inoltre a salvare vite”, ha dichiarato Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno.

Il servizio gateway consente l’interoperabilità di un totale di 18 app basate su sistemi decentralizzati, che possono essere collegate al gateway dopo aver seguito un protocollo che prevede diverse prove e controlli, e il rilascio di un aggiornamento per ciascuna app.

Il secondo gruppo di app sarà collegato la prossima settimana, quando dovrebbero aderire le app eRouška della Cechia, Smitte|stop della Danimarca, Apturi Covid della Lettonia e Radar COVID della Spagna, mentre altre app saranno collegate al sistema a novembre.

Privacy e sicurezza delle app

Il server del gateway riduce al minimo la quantità di dati scambiati, provvedendo allo scambio efficiente degli identificatori arbitrari tra le app nazionali, si legge nel comunicato ufficiale di lancio.

Il servizio tratterà esclusivamente le chiavi arbitrarie generate dalle applicazioni, mentre le informazioni sono pseudonimizzate, criptate, limitate al minimo e conservate solo per il tempo necessario al tracciamento delle infezioni.

È assicurato, infine, che non sarà possibile identificare singole persone né localizzare dispositivi o tracciarne gli spostamenti.

La situazione Immuni in Italia

Per quel che riguarda l’Italia, nonostante sia passato del tempo e gli italiani abbiamo scaricato più di 9 milioni di volte l’applicazione Immuni, rimangono ancora sul tavolo diversi dubbi relativi al trattamento dei dati e il rispetto della privacy.

In particolare, ci sono molte critiche relative alla mancata risposta ai rilievi sollevati dal Garante proprio sul trattamento dei dati personali.

Non di poco conto, inoltre, il fatto che in Italia il servizio Immuni, tanto promosso dal Governo e fortemente consigliato ai cittadini, non sia ancora stato attivato dalle Asl di diverse Regioni.

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