In vista del Consiglio Ue

Antonello Giacomelli incontra il presidente Icann: ‘Serve nuova governance di Internet’

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In vista Consiglio informale Ue delle telecomunicazioni che si terrà a Milano il 2 e 3 ottobre sul tema della Internet governance, Giacomelli ribadisce la necessità di ‘costruire un nuovo rapporto politico tra Europa e Stati Uniti’.

Il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli incontrerà domani al Ministero dello Sviluppo economico il presidente e Ceo di Icann, Fadi Chehadé in vista del Consiglio informale Ue delle telecomunicazioni che si terrà a Milano il 2 e 3 ottobre sul tema della Internet governance.

“Cercheremo di costruire una posizione comune dell’Europa su una governance di Internet più inclusiva e sull’evoluzione del ruolo di Icann, con cui confrontarci con gli Stati Uniti”, ha affermato Giacomelli, sottolineando che “…l’idea di una governance multi-stakholder di Internet di per sé contrasta con una dimensione puramente commerciale del web: attraverso il coinvolgimento dei governi, delle università e delle associazioni non governative occorre costruire un nuovo rapporto politico tra Europa e Stati Uniti sulle questioni della sicurezza, della Net neutrality, della privacy, dei diritti della persona. A Milano cercheremo di gettare le basi di una posizione europea: noi siamo per un’evoluzione del modello Icann, non per un modello Onu”.

 

Il tema della governance di internet è riesploso nei mesi scorsi anche in seguito alle polemiche che si sono scatenate in Europa sull’assegnazione dei domini .wine e .vin che ha portato il Commissario Neelie Kroes a ribadire la necessità di  riformare l’attuale modello di governance di internet e di parlare a una sola voce per superare una gestione troppo ‘Usa-centrica’ del web.

Sotto pressione anche per via dello scandalo Datagate, in seguito al quale la Commissione europea ha chiesto con forza una “transizione verso un modello più globale che consenta allo stesso tempo di proteggere la natura aperta e multi-stakeholder della governance di internet”, nel marzo scorso il Dipartimento per il commercio Usa ha annunciato un “processo di transizione” della gestione dei domini alla comunità globale di Internet, i cui effetti, però, tardano a concretizzarsi.

A luglio, quindi, il Senato francese ha presentato una proposta formale per rifondare l’ICANN – l’ente non profit che si occupa attualmente della gestione di internet – e trasformarlo in un World ICANN (WICANN), che sarebbe responsabile davanti a un Consiglio Mondiale di Internet.

Per Giacomelli che auspica un ruolo chiave dell’Italia nel dibattito internazionale e nel confronto con gli Usa, Internet  “non può essere ridotto alla sua dimensione commerciale, ma deve rimanere un luogo di opportunità per tutti, non solo per chi ha grandi risorse economico-finanziarie”.

 

Giacomelli, che nei mesi scorsi ha incontrato il vicepresidente Icann e tenuto una una serie di incontri bilaterali nelle maggiori capitali europee (Madrid, Londra, Parigi) ha ribadito che la rete è uno “spazio di libertà e democrazia propria dei valori occidentali, che si scontra però con lo scetticismo di molti paesi europei che non hanno trovato un’interlocuzione efficace con Icann per esempio sul tema dei nomi di dominio” . wine e .vin.