Concorrenza

L’Antitrust UE avverte le telco: indagini più accurate su fusioni e acquisizioni

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Il commissario antitrust dUE Margrethe Vestager avverte gli operatori: giro di vite in arrivo sul consolidamento in atto nel settore tlc. 'Priorità agli interessi dei consumatori'

Giro di vite in vista da parte dell’antitrust europeo, per gestire la fase di consolidamento del settore Tlc.

Margrethe Vestager, commissario UE alla Concorrenza, fa sapere che, per quanto riguarda gli accordi nel settore tlc, le indagini saranno più accurate che nel recente passato, per non mettere a rischio i potenziali vantaggi per i consumatori in seguito ad operazioni di merger & acquisition.

“Ho un unico interesse, ed è fare in modo che i consumatori europei possano godere di mercati relativamente innovativi a prezzi accessibili”, fa sapere Vestager in una intervista al Financial Times.

Quello che preme il commissario antitrust è certamente non dare l’idea alle compagnie tlc di avere troppi margini di manovra per quanto riguarda il binomio consolidamento e aumento d’investimenti. Anche in riferimento alla precedente normative applicate dal predecessore della Vestager, Joaquín Almunia, che era stato criticato per la sua condotta troppo ‘soft’ nei confronti dei colossi americani e del settore tlc.

Al momento, sul tavolo dell’antitrust UE ci sono tre operazioni tlc che dovranno necessariamente essere oggetto di quelle che la Vestager ha definito come ‘indagini più accurate’. In primo luogo, l’acquisto di Jazztel da parte di Orange in Spagna; poi, la fusione tra Telenor e TeliaSonera sul mercato danese e la volontà di Hutchison Whampoa di acquistare le attività di Telefonica nel Regno Unito.

Un’altra questione sotto la lente dell’antitrust Ue è l’acquisto di EE (controllata per il 50% da Deutsche Telekom e la restante parte da Orange) da parte di British Telecom, che dovrà essere scrutinato dall’autorità britannica ma anche da quella UE, e potrebbe essere interpretato come un segnale di ‘rimonopolizzazione’ da parte delle compagnie tlc in Europa. Una possibilità che non gioverebbe al consumatore europeo, perché diminuirebbe la concorrenza con il rischio concreto di un possibile aumento dei prezzi.

Preoccupazioni analoghe sono state espresse anche da Vittorio Colao, ad di Vodafone, che al Mobile World Congress a Barcellona è stato chiaro. “Pochi player emergeranno nell’industria delle telecomunicazioni. Ciò che mi preoccupa è la tentazione, per alcuni di loro, di usare la loro gigantesca base di clienti sulla linea fissa per realizzare investimenti nella fibra ottica avvantaggiandosi a discapito dei concorrenti. Cosa che condurrebbe al vecchio regime dei monopoli”.

Data la situazione, l’avvertimento lanciato dalla Vestager non sembra quindi inappropriato bensì un appello volto unicamente alla tutela del consumatore e al suo portafogli.