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Big tech, nel 2024 continuano i licenziamenti. Nuovi tagli per Prime Video, Twitch e Google

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Dopo il boom della pandemia lo streaming video è in piena crisi. Non solo Amazon Prime Video ma anche Walt Disney, Paramount e Warner Bros.

Nel 2024 Amazon continuerà il taglio della sua forza lavoro nonostante gli oltre 27mila licenziamenti registrati nel 2023. I licenziamenti riguarderanno Twitch, Prime Video e gli MGM studios, acquisiti a fine 2021 per la produzione dei contenuti audiovisivi. Le comunicazioni sono arrivate il 10 gennaio, con una serie di note al personale da parte dei responsabili delle divisioni coinvolte.

Prime Video e Mgm

I tagli per Prime Video e gli studios coinvolgeranno centinaia di dipendenti in America e nelle altre divisioni. “Nell’ultimo anno abbiamo valutato quasi ogni aspetto del nostro business per migliorare la nostra capacità di offrire film, show e sport dal vivo. Il risultato è che abbiamo identificato opportunità per ridurre investimenti in alcune aree e aumentarli in iniziative che hanno maggiore impatto”, ha spiegato il responsabile della divisione, Mike Hopkins.

Per quanto riguarda Twich (di proprietà di Amazon) si sta preparando ad annunciare tagli a circa il 35% del suo personale, ovvero circa 500 lavoratori. Questi licenziamenti arrivano tra le preoccupazioni per le perdite di Twitch e dopo che diversi dirigenti di alto livello hanno lasciato l’azienda.

I colossi dello streaming soffrono

Dopo il boom della pandemia lo streaming video è coinvolto in una crisi di settore. Altre aziende come Walt Disney, Paramount e Warner Bros stanno seguendo una strada simile. Mentre la leader del settore, Netflix, ha deciso di non aumentare il suo budget per i contenuti negli ultimi due anni.

La piattaforma Disney+ ha perso 2,4 milioni di abbonati negli ultimi tre mesi del 2022 e il gigante dell’intrattenimento ha tagliato 7mila posti di lavoro nel 2023.

Il taglio del personale ha generato circa 5,5 miliardi di dollari di risparmi sui costi. “Sebbene ciò sia necessario per affrontare le sfide attuali, non prendo questa decisione alla leggera”, aveva dichiarato il CEO Bob Iger durante la conference call sui conti. Secondo il rapporto annuale del 2021, al 2 ottobre di quell’anno il gruppo impiegava 190mila persone in tutto il mondo, l’80% delle quali a tempo pieno.

Da quando è stata lanciata nel 2019, la piattaforma Disney+ ha perso oltre 9 miliardi di dollari. Molto positivo il risultato dei ricavi della divisione parchi, esperienze e prodotti, che è stato superiore del 21% rispetto a un anno prima a 8,7 miliardi di dollari. Oltre 6 miliardi di dollari di ricavi sono arrivati solo dai parchi tematici.

Non solo streaming: tagli anche per Google nel 2024

Non solo streaming. Per la Reuters Google licenzierà centinaia di dipendenti nella controllata Voice Assistant, mentre alcune centinaia di ruoli verranno eliminati nel team hardware responsabile di Pixel, Nest e Fitbit, e la maggior parte delle persone che lavorano alla realtà aumentata lascerà l’azienda.

La riduzione del personale riguarda anche centinaia di ruoli nel team centrale di ingegneria. “Nel corso della seconda metà del 2023, alcuni dei nostri team hanno apportato modifiche per diventare più efficienti e lavorare meglio, e per allineare le loro risorse alle principali priorità di prodotto. Alcuni team stanno continuando ad apportare questo tipo di modifiche organizzative, che includono l’eliminazione di alcuni ruoli a livello globale“, ha spiegato a Reuters un portavoce di Google. Il portavoce non ha specificato il numero di ruoli interessati.

Giusto un anno fa Alphabet aveva annunciato l’intenzione di tagliare 12mila posti di lavoro, pari al 6% della sua forza lavoro globale. A settembre 2023 il gruppo contava 182.381 dipendenti a livello globale.