L'alleanza

Amazon lancia i satelliti con SpaceX. Alleanza strategica o scelta obbligata?

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Nonostante la competizione diretta nel settore dell’internet satellitare, Amazon ha scelto SpaceX per lanciare altri 24 satelliti Kuiper in orbita. Una collaborazione strategica ma paradossale, che mette in luce il dominio di Elon Musk nei lanci spaziali.

Sembrava che Amazon fosse in affanno dietro a SpaceX nella corsa all’internet satellitare. Eppure, ieri, il colosso dell’e-commerce e del cloud si è affidato proprio alla rivale di Elon Musk per spedire nello spazio il suo ultimo carico di satelliti.

Il lancio in diretta su X, la piattaforma di Musk

Alle 2:30 del mattino (ora ET) di mercoledì 16 luglio, un razzo Falcon 9 di SpaceX ha lasciato la rampa di lancio della Space Coast in Florida con a bordo 24 satelliti Kuiper. Circa un’ora dopo, è arrivata la conferma: tutti i dispositivi, parte del progetto lanciato da Jeff Bezos e ufficialmente decollato lo scorso 9 aprile, sono stati posizionati con successo in orbita.

Il lancio è stato trasmesso in diretta su X, la piattaforma social anch’essa di proprietà di Musk, a sottolineare l’intreccio tra rivali che fa da sfondo a questa insolita collaborazione.

Alleanza o necessità?

La missione rappresenta infatti un’alleanza rara, ma ad un occhio più attento, prevedibile. Starlink, la costellazione di SpaceX, è oggi il leader indiscusso dell’internet satellitare in orbita bassa, con circa 8.000 satelliti attivi e 5 milioni di clienti nel mondo. Di fatto, Musk detiene il monopolio dei lanciatori spaziali, per cui, prima o poi, chiunque voglia andare in orbita è costretto a passare da lui. Persino l’Europa, per quanto possa sembrare assurdo.

Il ringraziamento ufficiale di Amazon a SpaceX

Tuttavia, a confutare possibili dietrologie è arrivato il ringraziamento ufficiale di Amazon a SpaceX. Panos Panay, a capo della divisione dispositivi e servizi di Amazon, inclusa Kuiper, ha voluto ringraziare pubblicamente SpaceX per il supporto:

Congratulazioni al fantastico team di Amazon Project Kuiper per un altro lancio riuscito, e un grande grazie a SpaceX per il passaggio nello spazio,” ha scritto su LinkedIn. “Siamo entusiasti di vedere un altro lotto di satelliti Kuiper in orbita!

Kuiper, la sfida di Amazon all’internet spaziale

Amazon ha dato il via al Progetto Kuiper nel 2019, con l’obiettivo ambizioso di portare la banda larga dallo spazio grazie a una rete di oltre 3.000 satelliti. Ma il tempo stringe: secondo quanto richiesto dalla Federal Communications Commission, almeno 1.600 di questi dovranno essere operativi entro la fine di luglio 2026. I primi due lanci, a bordo di razzi forniti da United Launch Alliance, hanno avuto luogo ad aprile e giugno, con 27 satelliti ciascuno.

Con il lancio di mercoledì, il totale dei satelliti Kuiper in orbita sale a 78. Per rispettare la tabella di marcia imposta dalla FCC, Amazon dovrà accelerare la produzione e il dispiegamento, assicurandosi posti a bordo di lanciatori spaziali. Secondo quanto riportato da CNBC, il colosso di Seattle ha già prenotato fino a 83 lanci, inclusi tre con SpaceX.

Lo spazio si conferma così il nuovo terreno di scontro tra Musk e Bezos, due tra gli uomini più ricchi del pianeta. Oltre a Kuiper, Bezos compete anche con Blue Origin, la sua società aerospaziale.

Blue Origin prova a colmare il divario

A gennaio, Blue Origin ha portato per la prima volta nello spazio il suo imponente razzo New Glenn, progettato per rivaleggiare con il Falcon 9 riutilizzabile di SpaceX. Anche se al momento il distacco resta evidente, Bezos ha affermato lo scorso anno che Blue Origin potrebbe un giorno superare persino Amazon, la società che fondò nel 1994.

Kuiper è una delle scommesse più grandi di Amazon: finora ha stanziato oltre 10 miliardi di dollari per il progetto, ma secondo gli analisti di Bank of America potrebbe arrivare a spenderne fino a 23 miliardi per completare l’intera costellazione. Una cifra che non tiene nemmeno conto dei costi per la costruzione dei terminali con cui gli utenti si connetteranno al servizio.

Obiettivo 2030, conquistare una fetta da 40 miliardi

Gli stessi analisti stimano che Amazon stia spendendo circa 150 milioni di dollari per ogni lancio nel 2025, con costi di produzione dei satelliti destinati a raggiungere gli 1,1 miliardi entro la fine dell’anno.

Il mercato a cui Amazon punta è in piena espansione. Secondo le stime del Boston Consulting Group, il settore dell’internet satellitare potrebbe valere almeno 40 miliardi di dollari entro il 2030. Se Kuiper riuscisse ad accaparrarsi anche solo il 30% di questo mercato, potrebbe generare entrate fino a 7,1 miliardi di dollari entro il 2032.

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