Spazio

Amazon lancia i primi satelliti Kuiper. Prezzo low cost per sfidare Starlink

di |

Jeff Bezos ha lanciato con successo i primi 27 satelliti della costellazione Kuiper e lancia la sfida a Starlink con politiche di prezzo più vantaggiose per strappare clienti a Elon Musk.

Amazon lancia primi satelliti internet. In ritardo sulla tabella di marcia, ma in tempo per dare a breve, nel giro di qualche anno, una alternativa valida e soprattutto più a buon mercato rispetto a Starlink, che per ora domina incontrastato con il vantaggio del first mover il mercato dei satelliti a bassa orbita.

Ma intanto il guanto di sfida è stato lanciato e Amazon ha mandato in orbita il suo primo lotto di satelliti internet del Progetto Kuiper.

Missione compiuta

La missione, chiamata Kuiper Atlas 1, è partita dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida alle 19:00 ora locale (le 23 in Italia), a bordo di un razzo Atlas V della United Launch Alliance che porterà in orbita 27 satelliti.

Con diversi anni di ritardo rispetto al suo concorrente, Jeff Bezos sfida Elon Musk nello spazio, dopo un investimento più di 10 miliardi di dollari nel progetto e intende utilizzare questa rete di satelliti per fornire un accesso a internet ad altissima velocità da ogni angolo del mondo, comprese le aree remote e le zone di guerra o disastrate.

Il lancio del servizio è previsto per il 2025. Il costo è ancora sconosciuto ma dovrebbe essere “accessibile”, secondo Amazon, che vuole mantenere la formula che ne ha decretato il successo: prezzi bassi.

Formula low cost

L’azienda ha sviluppato terminali utente dal prezzo inferiore ai 400 dollari, tra cui un modello standard delle dimensioni di un disco in vinile e un dispositivo più piccolo, simile al suo e-reader Kindle. L’obiettivo è renderli nettamente più economici rispetto alle attuali offerte di Starlink di 599 dollari (aumentato rispetto ai 499 dollari dell’anno scorso). Il terminale standard di Kuiper sarà un’antenna quadrata da 11 pollici (28 cm) del peso inferiore a 2,3 kg (5 libbre), con una velocità massima di 400 Mbps. Inoltre, è in fase di sviluppo anche un terminale portatile più piccolo, quadrato da 7 pollici (18 cm), del peso di 450 g (1 libbra), con velocità fino a 100 Mbps.

Confronto con Starlink: in vantaggio con AWS

Starlink offre attualmente un terminale da 599 dollari, un ricevitore “ad alte prestazioni” da 2.500 dollari e ha in programma un ricevitore delle dimensioni di un laptop. Si prevede che i terminali Kuiper di Amazon saranno più piccoli e leggeri degli attuali ricevitori Starlink.

Inoltre, Amazon può contare su un altro vantaggio competitivo non secondario visto che potrà avvalersi della sua consolidata rete di servizi cloud, AWS, per supportare l’infrastruttura back-end della sua rete satellitare.

Il lancio d’esordio un successo

Il lancio dei primi 27 satelliti, di pieno successo, è stato solo il primo dei circa 80 previsti per inserire in orbita tutti i 3236 satelliti della costellazione – su 98 piani orbitali differenti in tre quote, dai 590 ai 630 chilometri dalla Terra. Projetc Kuiper promette un servizio simile a Starlink: una connessione a internet tramite una costellazione satellitare (e implicito acquisto di parabola per collegarsi).

Amazon non ha rivelato molte informazioni riguardo ai satelliti Kuiper, ma, secondo un’analisi di Quilty Analytics, comparata con le capacità dei vettori, si stima che la massa dei satelliti sia di circa mezza tonnellata. Gli attuali Starlink V2 Mini si aggirano sui 700 chilogrammi, mentre i satelliti di OneWeb arrivano a 150.

Sovranità dello spazio

Per recuperare terreno sulla concorrenza, Jeff Bezos prevede di dispiegare rapidamente il resto della sua costellazione nei prossimi mesi e anni, con oltre 80 voli ordinati da diverse compagnie spaziali, tra cui ULA e Arianespace, ma anche Blue Origin, la sua stessa compagnia, e perfino SpaceX, quella di Elon Musk.

Queste migliaia di satelliti saranno progressivamente distribuite nell’orbita terrestre bassa, uno spazio già occupato dai dispositivi Starlink e da quelli di un numero crescente di operatori, tra cui l’operatore europeo Eutelsat, che si è fuso con OneWeb nel 2023, e la Cina con la sua costellazione Guowang.

La concorrenza è destinata a crescere e presenterà una serie di sfide, soprattutto in termini di sicurezza. Questa moltitudine di dispositivi fa quindi temere congestioni nell’orbita terrestre bassa e possibili collisioni, ma anche interruzioni nelle osservazioni astronomiche.

Solleva anche questioni di sovranità. A questo proposito, il crescente ruolo politico svolto da Elon Musk, diventato uno stretto consigliere di Donald Trump, ha recentemente riacceso i dibattiti sulla necessità di non lasciare spazi esclusivamente nelle mani di attori privati nel dominio spaziale.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz