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Amazon diventa anche farmacia. Consumatori ‘Limitare shopping online a Natale’

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Amazon avvia la vendita di farmaci sul sito negli Usa, mentre in Italia le associazioni dei consumatori protestano contro lo strapotere del marketplace che rischia di soffocare i negozi fisici a Natale.

Amazon entra anche nel settore farmaceutico con la vendita online di farmaci da prescrizione. Il nuovo servizio, battezzato Amazon Pharmacy, è appena partito negli Usa e promette sconti massicci sui medicinali ai membri Prime su medicinali generici e di marca.

In particolare, potranno ottenere sconti fino all’80% sui medicinali generici e del 40% su quelli di marca se pagheranno senza assicurazione, ha reso noto l’azienda.

Le consegne avverranno entro due giorni.

I clienti potranno inserire le informazioni relative all’assicurazione e scegliere l’opzione di pagamento. L’acquisto potrà avvenire tramite il sito dell’azienda che consentirà al cliente di verificare se gli conviene di più pagare con lo sconto offerto oppure tramite assicurazione.

I pazienti potranno chiedere al medico curante di inviare la ricetta direttamente a Amazon Pharmacy.

Questa è l’ultima mossa di Amazon nel mondo dell’healthcare. Nel 2018 ci fu l’acquisto di una piccola startup di consegne di medicinali chiamata PillPack.

Nel giugno 2019, Amazon ha lanciato un marchio di farmaci da banco e ad agosto ha lanciato un braccialetto per il monitoraggio della salute chiamato Halo.

L’apertura di Pharmacy è in linea con l’aumento progressivo degli acquisiti quotidiani da casa.

Consumatori contro Amazon: ‘Limitare vendite online a Natale’

Intanto, in vista del Natale, consumatori in rivolta contro lo strapotere del sito di Jeff Bezos. Codacons e Confesercenti chiedono al Governo di studiare misure per limitare lo strapotere dei colossi dell’e-commerce come Amazon. Lo afferma il Codacons, che ricorda i rischi sul fronte concorrenza. “Qualora rimangano in vigore le restrizioni anti-Covid sul fronte dei negozi, le società dell’e-commerce come Amazon otterrebbero enormi benefici perché tutti gli acquisti degli italiani verrebbero trasferiti dai negozi fisici al web – spiega il Codacons – se da un lato i consumi e le produzioni italiane potrebbero beneficiare dello shopping online, dall’altro vi sarebbe un danno enorme per il commercio al dettaglio tradizionale e una palese lesione della concorrenza e del mercato. C’è poi la questione sanitaria: nei magazzini di Amazon lavorano centinaia di persone e la catena di trasporto e consegna merci coinvolge un elevato numero di soggetti, situazione che – conclude l’associazione – alimenta la possibilità di contagi molto più che nei piccoli negozi, dove entra un numero ristretto di consumatori sottostando a rigorose norme anti-Covid”.