La piattaforma

Alliance for Internet of Things Innovation, piattaforma Ue per mercato digitale e smart city

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Il commissario Ue per il Digitale Günther Oettinger lancia la piattaforma europea ‘Alliance for Internet of Things Innovation’ per favorire lo sviluppo del mercato unico digitale e delle smart city. Mercato IoT a 1 trilione di euro nel 2020.

L’Unione europea crede nell’internet delle cose come volano per la crescita, l’occupazione e il supporto innovativo al mercato digitale unico e le smart cities. Dopo l’annuncio della nuova piattaforma Alliance for Internet of Things Innovation (AIOTI), presentata dal commissario europeo alla Digital economy & society, Günther Oettinger, in occasione del Net Futures 2015 dello scorso marzo a Bruxelles, è aperta la call per entrare a far parte della nuova piattaforma.

Tra le caratteristiche dell’iniziativa Ue c’è la nascita di due distinti focus group: uno dedicato alla promozione dell’internet delle cose, l’altro delle smart city. Le due unità dovranno lavorare in maniera autonoma ma interdipendente, perché le soluzioni IoT e smart city sono due driver di crescita fondamentali per la strategia Europa 2020.

L’AIOTI raccoglierà e condividerà le best practice più innovative ed efficaci, lavorando agli standard e gli aspetti regolatori, mettendo in contatto industria, startup, aziende di piccole e medie dimensioni con le Istituzioni centrali, gli enti pubblici, i centri di ricerca e gli sviluppatori, per facilitare il processo di innovazione in tutti i Paesi europei che aderiranno alla piattaforma e per favorire la nascita del mercato unico digitale.

L’internet delle cose già oggi conta più di 5 miliardi di oggetti connessi e nel 2020 tale numero salirà a 25 miliardi. Con le soluzioni IoT sarà possibile ridurre costi e consumi energetici, migliorare le prestazioni dei sistemi e delle infrastrutture, aumentare la qualità dei servizi e della vita delle persone, per un mercato che tra poco più di 5 anni varrà già 1 trilione di euro (contro i 400 milioni di euro attuali).

La prima fase della call europea riguarderà le industrie, mentre successivamente obiettivo primario dell’Ue è coinvolgere nel settore soprattutto imprese e Pmi, con l’aggiunta delle startup e fornitori di servizi, per rendere più capillare possibile l’innovazione nei settori: smart home, smart farming & food security, smart water management, wearables (well-being, healthcare), smart mobility,  smart manufacturing, smart cities (energy, waste management, traffic congestion, pollution).

Fanno parte dell’AIOTI imprese edili, automobilistiche e manifatturiere, operatori di telecomunicazione, aziende IT, imprese della logistica, della sicurezza, dei trasporti, dei semiconduttori, del riciclo dei rifiuti e di tanti altri settori.

Undici i gruppi di lavoro fin qui attivati:

  • IoT European research cluster
  • Innovation Ecosystems
  • IoT Standardisation
  • Policy issues (trust, security, liability, privacy)
  • Smart living environments for ageing well (e.g. smart house)
  • Smart farming and food security
  • Wearables
  • Smart cities
  • Smart mobility (smart transport/smart vehicles/connected cars)
  • Smart environment (smart water management)
  • Smart manufacturing.