AICT lancia l’Agenda Digitale nel Mediterraneo

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Durante la prima giornata dell’Euro Med Telco Conference 2014, importante congresso internazionale organizzato da AICT – l’Associazione per le Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni – si è svolta la tavola rotonda dal titolo: “Digital Agenda for the Mediterranean?”, dove i rappresentanti delle principali istituzioni di alcuni paesi europei, moderati da Maurizio Mayer, Chairman del congresso nonché vicepresidente di AEIT e FITCE, hanno discusso le prospettive e le priorità da seguire per l’ Agenda Digitale nell’ambito dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Maurizio Mayer, Chairman del congresso nonché vicepresidente di AEIT e FITCE, ha detto: “in questo workshop, i rappresentanti dell’associazione greca, italiana e spagnola lanciano un cambio di paradigma negli obiettivi e nelle attività dell’associazione che, oltre a focalizzarsi sulla diffusione della cultura nel settore ICT, punta a ricoprire un ruolo di catalizzatore nella formazione di partnership di sviluppo internazionali nell’area Euro Mediterranea per proporre e implementare progetti nella cornice di Horizon 2020”.

Vincenzo Lobianco, Direttore reti e servizi di comunicazione elettronica dell’Agcom, parlando di come l’Unione Europea abbia finora impostato l’ Agenda Digitale, ha sottolineato la necessità di cooperare e di avere una visione ed un approccio comuni sugli aspetti regolatori, portando l’esempio della piattaforma Emerg, sviluppata a partire dal 2009 dall’Unione Europea, dove gli enti regolatori  dei Paesi dell’area del Mediterraneo – inclusi quelli del Medio Oriente e del Nord Africa – condividono tra loro le esperienze e modelli di best practice sui principali temi regolamentari, quali ad esempio le analisi di mercato, il servizio universale o le reti di nuova generazione. Lobianco ritiene, alla luce dell’iniziativa Euro Med Telco Forum, importante predisporre le opportune forme di contribuzione di FITCE e AICT alle attività della piattaforma.

Per quanto riguarda il tema dell’accesso alla rete, fondamentale per l’ Agenda Digitale, è necessaria l’interazione tra i provider, perché lavorino insieme per offrire piena connettività agli utenti. Sotto questo profilo le recenti proposte legislativa sulla diffusione del Wifi debbono essere l’occasione per una fattiva discussione tra tutti i soggetti interessati.

Andrea Penza, Presidente di AICT, ha parlato della sfida dell’Unione europea di creare un reale mercato unico volto a realizzare l’ Agenda Digitale e, per raggiungere questo obiettivo in tutta l’area del Mediterraneo, ha evidenziato il bisogno di sinergie e progetti comuni e che gli organismi regolatori lavorino insieme nella stessa direzione, valorizzando gli elementi di compatibilità e utilizzando le migliori esperienze provenienti dai vari paesi. Creare quel “one single market” nato evidentemente per fronteggiare adeguatamente le nuove regole dettate dalla “global competition”. Un unico set di norme regolamentari nell’area del Mediterraneo deve essere possibile, una prospettiva che le specifiche Autorità appartenenti ai paesi che si affacciano nel Mediterraneo devono perseguire con forza e ostinazione. L’Euro Med Telco Forum, creato coi rappresentanti delle associazioni spagnole e greche di Fitce, è ideato e pensato per stimolare un dibattito di idee e sviluppare iniziative strategiche a favore del rafforzamento  della cultura digitale e portare innovazione all’interno dei paesi che gravitano nell’area del Mediterraneo. L’obiettivo del Forum è quello di indirizzare una comunità di interesse di persone appartenenti ai settori dell’Ict e delle Telco nelle aziende, nelle istituzioni e nelle associazioni. AICT intende avere un reale ruolo di catalizzatore in questo processo che sarà denso di lavoro sia dal punto di vista tecnologico che regolamentare.

Inoltre, allo scopo di condividere la cultura della digitalizzazione, di creare soggetti  e stakeholder in grado di guidare  ed implementare i paradigmi digitali e i nuovi modelli di sviluppo, è assolutamente necessario avviare un percorso di formazione a professioni digitali qualificate e costruire un insieme di competenze specifiche ,  per ciascuna “e-skill”, categoria di riferimento :

  • Competenze di base per i cittadini e la diffusione a larga scala dell’inclusione digitale
  • Competenze specialistiche per i professionisti dell’ICT e per i manager aziendali
  • Competenze digitali trasversali per tutti i lavoratori (non professionisti ICT) e della e-leadership
  • Competenze digitali per gli operatori pubblici, nazionali e locali
  • Competenze per gli operatori scolastici in funzione della creazione della scuola digitale

Lo sviluppo delle competenze, insieme alla conoscenza approfondita e all’utilizzo efficiente delle nuove tecnologie, è funzionale alla creazione di nuovi servizi capaci di allargare la domanda di soluzioni tecnologiche innovative.

Per quanto riguarda l’accesso alla rete, Penza ha sottolineato la necessità di decidere cosa sarà gratuito e cosa a pagamento.

Luca Rea, della Fondazione Ugo Bordoni, ha detto che una crescita simultanea è difficile perché i contesti europei sono molto diversi tra loro e, nei vari paesi, la banda larga e le reti procedono a velocità diverse. Per ovviare a ciò, è necessario che i progetti siano orchestrati a livello europeo. E, riprendendo quanto detto da Penza, ha sottolineato l’esigenza di iniziative del governo volte a sviluppare competenze digitali.

Armando Chiari, dell’Istituto Superiore delle Comunicazioni (ISCTI), dopo avere rappresentato le principali attività sviluppate dall’ISCTI sulle tematiche di possibile interesse per un’Agenda Digitale Mediterranea, è intervenuto sull’importanza di condurre progetti di ricerca in cooperazione a livello europeo e mondiale, sull’individuazione di competenze digitali, sull’importanza della formazione e delle collaborazioni con istituti universitari.