in aprile voto finale

AI Act, Butti: “Pronti a implementarlo per tutelare i diritti dei cittadini e promuovere l’innovazione responsabile”

di |

Il Sottosegretario con delega all'Intelligenza Artificiale: "Un momento storico per l'Unione Europea con il contributo determinante dell'Italia e del governo Meloni".

La dichiarazione di Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica e alla definizione degli indirizzi strategici del Governo e delle attività di coordinamento sull’Intelligenza Artificiale, dopo l’approvazione all’unanimità dell’AI ACT da parte di rappresentanti permanenti dei 27 Stati Membri (Coreper).

L’approvazione all’unanimità dell’AI Act segna un momento storico per l’Unione Europea con il contributo determinante dell’Italia e del governo Meloni.

Fin da quando l’Unione Europea ha iniziato a discutere di AI Act, l’Italia ha compreso l’importanza fondamentale di un quadro normativo chiaro e robusto per l’intelligenza artificiale. Il nostro obiettivo è stato quello di garantire che tutte le applicazioni di IA, inclusi i modelli generativi all’avanguardia, operassero all’interno di un sistema di regole che fosse sia semplice che rigoroso, in grado di tutelare i diritti dei cittadini e promuovere l’innovazione responsabile.

L’iter che ha portato all’approvazione dell’AI Act è stato complesso e ha richiesto una negoziazione serrata tra gli Stati membri. L’Italia ha sempre sottolineato la necessità di un approccio strutturato che prevedesse norme chiare e sanzioni per le violazioni e non semplici codici di autocondotta. Grazie alla nostra diplomazia e alla capacità di dialogo con gli altri paesi membri, in particolare con Francia e Germania, siamo riusciti a superare le divergenze, mantenendo una linea coerente con la posizione espressa fin dall’inizio.

Durante le trattative del Trilogo, che hanno coinvolto la Commissione, il Consiglio e il Parlamento, abbiamo lavorato intensamente per costruire un consenso attorno a una posizione che salvaguardasse gli interessi di sicurezza, ordine pubblico e le prerogative delle forze dell’ordine, come ribadito il 15 dicembre alla vigilia del Trilogo. Questa posizione ha trovato pieno sostegno all’interno del governo, confermando l’impegno dell’Italia a favore di un’IA responsabile e sicura.

L’approvazione unanime dell’AI Act da parte del Consiglio, in vista del voto finale dell’Europarlamento il 24 aprile, rappresenta una vittoria significativa per l’Italia e per l’Unione Europea nel suo insieme. Questo regolamento non solo stabilisce standard elevati per lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale ma posiziona anche l’UE come leader globale nella regolamentazione di questa tecnologia fondamentale. L’Italia ha giocato un ruolo cruciale in questo processo, dimostrando la sua leadership e il suo impegno verso un futuro digitale sicuro, etico e innovativo.

Guardiamo ora al futuro, pronti a collaborare con gli altri Stati membri e le istituzioni europee per implementare efficacemente l’AI Act, consapevoli che questo è solo l’inizio di un percorso che vedrà l’intelligenza artificiale sempre più al centro delle nostre società e delle nostre economie. L’Italia continuerà a essere in prima linea in questo importante dibattito, promuovendo un’IA che sia al servizio dell’uomo e rispettosa dei valori fondamentali su cui si fonda la nostra Unione.”