Banda ultralarga

Agcom certifica l’effetto Covid: traffico dati da mobile +40% in un anno

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In crescita esponenziale il consumo medio di dati durante la pandemia. Si tratta di cambiamenti strutturali?

Il traffico medio di dati su reti fisse e mobili è cresciuto in maniera esponenziale durante la pandemia. Lo certifica l’Agcom nel suo Osservatorio Covid, registrando un consumo medio da record su reti mobili di 23,2 petabyte a marzo 2021, in crescita del 39,8% in un anno, a fronte dei 16,6 petabyte di marzo 2020.

Osservatorio sulle comunicazioni – Monitoraggio Covid-19 Agcom

Anche l’andamento del download e l’upload dei dati su reti fisse e mobili rispecchia lo stesso trend di crescita.

Osservatorio sulle comunicazioni – Monitoraggio Covid-19 Agcom

A spingere maggiormente il consumo di dati sono state sicuramente le connessioni indoor, visto il prolungato lockdown e la navigazione fra le pareti domestiche. Oltre al gaming e allo streaming video, fra le attività maggiormente bandivore ci sono certamente la DAD e lo smart working.

A questo punto, sarà interessante verificare se il trend cambierà con la riapertura progressiva e completa del paese o se l’effetto della pandemia avrà provocato dei cambiamenti strutturali e irreversibili nei comportamenti e nelle abitudini del persone.

Secondo altre fonti, a contribuire all’aumento del traffico su rete mobile oltre allo streaming ci sono le videochiamate. In media, anche il tempo delle chiamate vocali è cresciuto di 35 secondi in un anno, con una durata media superiore ai tre minuti.