il seminario

‘A lezione con le imprese’. Francesco Vatalaro: ‘Il mondo accademico stia al passo con il mercato ICT’

di Alessandro Vizzarri - Università di Roma Tor Vergata, Segretario AICT |

All’Università di Roma Tor Vergata il seminario “A lezione con le imprese. Quale futuro per l’Ingegnere Gestionale delle Telecomunicazioni” ha fatto il punto sulle opportunità offerte dal mondo del lavoro nei prossimi anni, in particolare quello dell’Information & Communication Technology (ICT).

Si è svolto ieri nella sala Convegni della Macro Area di Ingegneria dell’Università di Roma Tor Vergata il seminario “A lezione con le imprese. Quale futuro per l’Ingegnere Gestionale delle Telecomunicazioni”,  in occasione del quale è stato presentato ufficialmente il nuovo indirizzo Telecomunicazioni attivato presso il corso di studi della laurea e della Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale della stessa Università.

Il progetto formativo, primo nel suo genere in Italia, è stato ideato e realizzato dal Prof. Francesco Vatalaro, Ordinario di Telecomunicazioni presso il Dipartimento di Ingegneria dell’ Impresa (DII) dell’ Università di Roma Tor Vergata.

Il seminario, organizzato in collaborazione con l’Associazione per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (AICT), Key4biz e Media Duemila, ha consentito ai partecipanti provenienti dal mondo accademico e dalle principali aziende italiane del settore ICT, di poter discutere e riflettere sulle opportunità offerte dal mondo del lavoro nei prossimi anni, in particolare nel settore dell’Information & Communication Technology (ICT), sui nuovi profili di ingegnere richiesti e sul contributo del mondo accademico italiano in un contesto socio-culturale sempre più “digitale”.

L’evento è stato aperto dai saluti iniziali da parte del Prof. Nathan Levialdi (Direttore del DII), il quale ha ribadito “la necessità da parte dei neolaureati di possedere un giusto bilanciamento di conoscenze e competenze sia nelle aree principalemente tecniche (incluse le Telecomunicazioni) sia in quelle gestionali. A questa necessità vuole rispondere l’intero Corso di Laurea e di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale erogato dal nostro Dipartimento”.

L’ Ing. Andrea Penza (Presidente AICT) ha sottolineato l’importanza di una stretta collaborazione tra il mondo universitario e il mondo delle aziende soprattutto nel settore dell’ ICT, che ha assunto ormai un’importanza sempre più rilevante. “Per questo motivo – conclude Penza – la Society AICT della Federazione AEIT, in qualità di organismo no profit che a livello nazionale raggruppa i maggiori esperti di ICT provenienti sia dal mondo accademico che da quello industriale, farà la sua parte ed è lieta di poter contribuire a questa importante iniziativa, unica in Italia”.

E’ stata la volta poi del Prof. Francesco Vatalaro (Università di Roma Tor Vergata) che ha introdotto l’attuale contesto in cui si inserisce il progetto formativo, evidenziando il “ruolo dell’intero settore ICT, fortemente legato alla crescita dell’intera eurozona e in grado di cubare quasi un terzo dell’ intero PIL europeo.”

“In Europa entro il 2020 – prosegue Vatalaro – si stima una carenza di oltre 800.000 posti di lavoro nel settore ICT, nonostante l’impiego professionisti esperti del digitale cresca ogni anno del 4%. Stiamo assistendo ad una mancanza quantitativa dei nuovi esperti del digitale. Ma non solo. E’ anche qualitativa. Infatti dal punto di vista delle competenze, già da diversi anni si sta assistendo ad un cambiamento dei profili richiesti. La rivoluzione digitale in atto ha creato una crescente domanda di nuovi esperti del digitale con un forte focus sulla gestione, sulla conoscenza degli aspetti di business e sulla capacità di analisi dei dati. Si stima che entro il 2020 questi nuovi profili cresceranno del 44,2%.”

“Per tali motivi – conclude Vatalaro – il mondo accademico deve tenere in forte considerazione questi nuovi elementi, rimanendo al passo dei tempi. L’indirizzo Telecomunicazioni del Corso di Laurea e Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale attivato presso il nostro Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa si prefigge proprio questi obiettivi ”.

 

La Tavola Rotonda moderata da Raffaele Barberio (Direttore di Key4biz) ha visto la partecipazione di manager di importanti aziende italiane del settore ICT.

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Secondo Guido Ponte (Telecom Italia) è “opportuno che i giovani abbiano Curriculum Vitae aperti, quindi con competenze trasversali”, mentre per Alessandro Francolini (Ericsson) “oggi il lavoro richiesto è quello orientato alla gestione, alla ottimizzazione e al miglioramento dei servizi e dei processi. Chi cerchiamo? Cerchiamo persone con mentalità aperta, che siano i migliori talenti, che abbiano le migliori competenze miste a capacità di leadership.”

E’ Stefano Ciccotti (RaiWay) a sottolineare l’importanza della figura dell’Ingegnere Gestionale delle Telecomunicazioni in un mondo sempre più digitale in continua evoluzione. “Oggi il mondo dei media –  sostiene Ciccotti – cambia molto rapidamente, ogni 2-4 mesi. Perciò i nuovi professionisti del digitale  devono essere in grado di cogliere il cambiamento. Non solo. Devono avere un buon curriculum vitae in termini di voti, tesi finale e stage, saper parlare in modo fluente una lingua straniera, lavorare in team, avere una buona capacità di ascolto e una ottima chiarezza espositiva. In questo modo per l’ Ingegnere Gestionale delle Telecomunicazioni si aprono sbocchi professionali non solo nelle direzioni tecniche (come quello dell’ Ingegneria), ma anche in altre come quella del procurement, dell’organizzazione aziendale, della gestione di reti e risorse, della regolamentazione”.

Enrico Salvatori (Qualcomm) evidenzia l’importanza di “possedere approfondite compentenze tecniche miste a capacità organizzative per poter raggiungere ottimi risultati in aziende ad alto valore tecnologico, come Qualcomm, in cui sono cruciali le attività di Ricerca e Sviluppo che poi conducono al brevetto dei propri prodotti”.

La tavola rotonda è terminata con il messaggio di Raffaele Barberio rivolto ai numerosi studenti in platea: “Cari ragazzi, futuri Ingegneri, il futuro è nelle vostre mani”.

L’Ing. Penza ha condotto infine la sessione dedicata agli ex-allievi dell’Università di Roma Tor Vergata, i quali hanno raccontato la propria esperienza lavorativa, che li ha portati dai banchi dell’Università a prestigiosi incarichi nel mondo del lavoro.

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Daniele Albanese (Justbit) è il fondatore di una azienda attiva nel settore ICT che sviluppa servizi digitali ad elevato contenuto tecnologico e che ha vinto nel 2011 l’Ericsson Application Award. Annalisa Durantini (AGCOM), invece, dopo aver conseguito la laurea quinquennale in Ingegneria e il Dottorato di Ricerca, ha vinto brillantemente il relativo concorso pubblico per poi prendere servizio direttamente nella stessa Autorità di Garanzia.

Nell’ultima sessione dal titolo “Quale formazione per l’ingegnere gestionale delle telecomunicazioni?” e moderata da Maria Pia Rossignaud (Media Duemila) è intervenuta per prima Laura Grasso (Vodafone), secondo cui ormai “anche il recruitment da parte delle aziende è cambiato. Infatti oggi il candidato si presenta con un video curriculum vitae, deve essere in grado di parlare correttamente in inglese, deve saper esporre le proprie esperienze extra-lavorative magari partecipando ai recruiting day insieme ad altri candidati. In questo il ruolo delle aziende è chiaro: devono orientare i giovani neolaureati”.

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Per Maria Rita Spada (Wind), “è fondamentale per i giovani poter svolgere uno stage presso l’azienda in modo da poter vivere una prima esperienza lavorativativa, soprattutto nel mondo industriale di oggi dove tutto è diventato tutto più digitale: i processi, le modalità e gli strumenti di lavoro”. “Certamente  – conclude Spada – lo studio non finisce nell’Università ma prosegue nelle aziende. Per questo i nuovi ingegneri devono consolidare le proprie esperienze aprendo la propria mente e focalizzandosi su perseveranza, interdisciplinearità e metodo di lavoro”.

Il seminario è stato chiuso dalle considerazioni di Maria Pia Rossignaud, secondo cui “il nuovo progetto formativo incentrato sull’Ingegnere Gestionale delle Telecomunicazioni consente ai giovani sia di avvicinarsi alle aziende sia di innovare a tutto tondo. È una vera e propria Social Innovation”.