Smart city, a Boston trasporti ‘on demand’ grazie ai big data

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Un autobus che passa a prenderti sotto casa all’ora giusta e che ti porta al lavoro più veloce che gli altri mezzi privati e pubblici: è il nuovo servizio della startup Bridj a Boston, efficiente e sostenibile.

Stati Uniti


Smart City_Greater Boston

di Flavio Fabbri

 

È una delle più antiche città degli Stati Uniti e anche una delle più caotiche, in termini di traffico sulla rete stradale urbana. Boston, con i suoi 4,5 milioni di abitanti (Greater Boston), è la decima area metropolitana più grande del Paese e la terza per numero di persone che si muovono senza automobili di proprietà.

 

Dopo New York e Washington, il 37% delle famiglie della capitale del Massachusetts non possiede un mezzo di trasporto privato. Questa situazione facilita la nascita di servizi di car sharing e car pooling, tra cui il celebre Uber (che qui ha già conquistato una quota di mercato di oltre il 30%).

 

Nei giorni scorsi, a riguardo, stato inaugurato il nuovo “pop up” bus service della startup tecnologica Bridj. Si tratta di un’applicazione che si può scaricare su smartphone e che invia alla centrale enormi quantità di dati (big data) relativi ai percorsi che ogni giorno i cittadini fanno per recarsi a lavoro (ma in qualsiasi altro posto), con orari, distanze da percorrere, tempi di percorrenza e molti altri indicatori.

 

In tal modo, al costo di 6 dollari (molto di più delle tariffe medie dell’autobus e della metropolitana, rispettivamente 1,5 e 2 dollari), il servizio di autobus on demand porta i propri clienti dritti a lavoro in tempi davvero brevi (più rapidi comunque degli altri mezzi di traporto pubblici e privati).

 

Raccogliendo una grande mole di dati georeferenziati (anche da Google Earth, Facebook, Foursquare, Twitter, LinkedIn, gli open data del Municipio), il nuovo servizio di Bridj sembra in grado di rivoluzionare la piattaforma dei trasporti di Boston (Massachusetts Bay Transportation Authority).

 

I mezzi sono dotati di connessione WiFi, così da permettere ai passeggeri di lavorare e studiare durante il viaggio, e presto, annunciano dall’azienda, saranno potenziati con automated vehicle technology, che consentono una guida in realtà aumentata e in piena sicurezza, con l’ottimizzazione dei consumi a bordo e un minor impatto ambientale (conseguenza anche di una ragionata mappa dei percorsi che fa risparmiare tempo, chilometri, costi ed emissioni inquinanti).