ITU a Madrid per la III edizione della Green Standards Week: dalla governance delle smart city all’economia della sostenibilità

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Cinque giorni in compagnia di policy maker, innovatori, fornitori di tecnologie e servizi e enti pubblici per ideare una nuova strada verso le smart city: facile, economica, sostenibile e in grado di cambiare il modo di pensare le città.

Spagna


ITU Smart City

Si svolgerà a Madrid, dal 16 al 20 settembre 2013, la terza edizione della Green Standards Week, manifestazione organizzata dall’ITU (International Telecommunication Union), in collaborazione con Telefonica, e dedicata all’utilizzo dell’ICT nello sviluppo di un’economia della sostenibilità e nella realizzazione delle smart city.

 

Un momento di confronto internazionale aperto ai policy maker, agli innovatori, agli ingegneri, agli urbanisti, agli architetti, ai fornitori di tecnologie innovative, agli sviluppatori di applicazioni dedicate alle smart city, ai regolatori e a chiunque voglia contribuire alla diffusione di nuove idee e soluzioni a basso impatto ambientale, finalizzate al miglioramento della qualità della vita nei nostri centri urbani.

 

Il programma prevede, infatti, più sessioni e convegni con focus sull’energia, sulle rinnovabili, sulla mobilità intelligente, sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, sull’edilizia sostenibile, sulla low carbon economy, sulle smart city, sulle tecnologie pulite e verdi. L’ultimo giorno, invece, si discuterà di cambiamenti climatici e oceani.

Da qualche tempo si parla molto più insistentemente del rapporto stretto che c’è tra salute dei mari ed evoluzione del clima. Per questo ITU, Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) e Unesco lanceranno il nuovo progetto Green Cables per l’utilizzo di cavi di telecomunicazione sottomarini in grado anche di registrare le più piccole variazioni di temperatura dell’acqua, di composizione chimica, di pressione e di altri parametri considerati variabili chiave per lo studio del clima globale.

 

L’ICT applicata all’economia, alle reti energetiche ed idriche, ai trasporti, alla mobilità, alle infrastrutture chiave di una città, comporta meno sperchi, forte riduzione dei costi, minor impatto ambientale e il taglio netto all’emissione degli inquinanti. Lo si può constatare guardando ai risultati dei primi progetti smart city attuati ad Amsterdam, San Francisco, Nizza, Manchester, Malaga, Santander. Qui si è riusciti ad ottenere bollette elettriche del 30% più basse, costi dell’illuminazione pubblica ridotti del 50%, sistemi di irrigazione pubblici e privati più efficienti del 60% e molto altro.

 

L’ITU, assieme a partner di rilievo mondiale, come Nokia, Huawei e Fujitsu, sta cercando di tracciare delle linee guida e degli standard, assieme ad esperti provenienti da tutto il mondo, sul modo migliore di ideare e realizzare smart city in ogni contesto: in pianura, al mare, in zone montuose. Sono decine e decine le tecnologie già disponibili sul mercato, ma ciò che davvero serve per promuovere ed accelerare il processo di cambiamento è offrire agli enti pubblici dei pacchetti facili da usare e a costi contenuti. Applicazioni semplici da usare che possono modificare il modo di pensare e di agire, dando una spinta decisiva alla transizione verso le smart city.

 

(f.f.)