Pisa Smart City Lab: ICT e piccole e medie imprese per un nuovo sviluppo economico

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Domenico Laforenza (CNR): ‘Artigianato, manifatturiero e smart city, si tratta di esplorare possibilità, collaborazioni e sperimentazioni con metodi nuovi e con lo spirito di chi si prepara alle grandi sfide’

Italia


Smart City 1

Il sistema manifatturiero italiano può e deve contribuire allo sviluppo economico urbano in ambito smart city. L’economia digitale si baserà molto sui servizi e in Italia la quasi totalità delle imprese attive in tale settore sono di piccole e medie dimensioni, con meno di 10 dipendenti e per una produzione pari al 30% del valore aggiunto nazionale.

 

Un settore fondamentale della nostra economica che però necessita di maggiori investimenti in nuove tecnologie e una formazione più avanzata per l’uso efficace delle stesse. Il seminario promosso oggi dalla CNA di Pisa, con il sostegno del CNR, ha avuto lo scopo di tracciare un orizzonte prossimo venturo per un possibile terreno di scambio, confronto e collaborazione tra artigianato e ricerca proprio sul tema della “smart city”, ovvero tecnologie e prodotti per città, case, sistemi urbani intelligenti.

 

Presso la sede provinciale del CNA di Pisa c’è stato modo di confrontarsi su alcuni argomenti particolarmente critici e strategici per un rilancio del Sistema Paese in chiave europea e competitiva.

 

Un appuntamento pubblico a cui hanno preso parte i vertici del CNA, tra cui il presidente Andrea Zavanella,  Luca Tavani, Presidente CNA Pisa, e Domenico Laforenza, Direttore IIT e Presidente del CNR di Pisa, per parlare delle prospettive di crescita e di integrazione delle PMI italiane sul mercato delle smart city technology, sempre più ricco di opportunità di crescita economica.

 

Come ha spiegato proprio Laforenza nella nota introduttiva a  Pisa Smart City Lab: “Si tratta di esplorare possibilità, collaborazioni, sperimentazioni con metodi nuovi e con lo spirito di chi si prepara alle grandi sfide che possono avere in Pisa una ottima base logistica e con prospettive più che concrete“. “Resta da capire – ha specificato il presidente del CNR – chi sarà in grado di competere con il resto del mondo e coglierne i frutti. A Pisa abbiamo le carte giuste per tentare e vogliamo farlo posizionando molte delle attività dell’Area della Ricerca di Pisa, la maggiore in Italia, proprio su questi temi. Abbiamo laboratori, show room tecnologici, risorse scientifiche, umane e competenze da mettere in comune con le imprese e siamo convinti che sia questa la strada giusta“.

 

Il presidente CNA Pisa ha confermato l’interesse del mondo imprenditoriale per “capire e carpire gli scenari che si preparano nell’immediato futuro: le domande che ci dobbiamo porre come imprese, sono cosa verrà prodotto nel prossimo decennio, con quali metodi, con quali tecnologie. Occorre stare dentro questo processo fin dalle battute iniziali e sarebbe sciocco da parte nostra non cogliere la grande occasione che ci può essere offerta dalla presenza dell’Area della Ricerca di Pisa. Questo primo incontro con Laforenza, che ringraziamo per la disponibilità, ha l’ambizione di fare da apripista per creare relazioni più strette fra teoria e pratica e fra ricerca e imprese“. 

(f.f.)