Smart city Africa: a Johannesburg la più grande rete in fibra ottica dell’emisfero Sud

di

Segui il progetto Smartcity4Italy anche su Facebook, Twitter e LinkedIn.


Smart City è un progetto Key4biz-NetConsulting


|

Città simbolo della segregazione razziale, povera e afflitta dalla criminalità organizzata, che può rinascere grazie al Johannesburg Broadband and Network Project e un modello smart city di sviluppo, con nuovi servizi e opportunità di lavoro.

Sudafrica


Smart City

 

È in Sudafrica, coprirà a regime quasi 1000 chilometri per una capacità stimata di 1 Tb e permetterà a Johannesburg di entrare nel novero delle smart city globali. È la nuova rete in fibra ottica che sarà inaugurata il prossimo 1° luglio, che di fatto consentirà alla città di dare inizio al processo di migrazione verso il nuovo status di città tecnologica.

 

Abitata da 3 milioni circa di abitanti, Johannesburg arriva a quasi otto milioni di cittadini, contando l’area urbana. La sua economica è centrale per il Sudafrica intero, per la presenza di industrie manifatturiere e diamantifere, imprese dedite all’estrazione di metalli preziosi e risorse minerarie in generale. Quattro gli aeroporti e altrettante le università di cui dispone la metropoli. Un centro abitato storico per la lotta all’apartheid, perché qui visse Nelson Mandela e qui sorgeva Soweto, periferia simbolo dell’oppressione del popolo africano ad opera dell’oligarchia bianca.

 

Una città difficile, con un altissimo tasso di criminalità, povertà, diseguaglianza sociale e di abbandono scolastico. Problematiche drammatiche, a cui il modello di sviluppo smart city può dare una soluzione con la possibilità di accedere ad una rete di nuova generazione, di formarsi, cercare lavoro e soprattutto di rimanere agganciati al processo di cambiamento che, si spera, la Pubblica Amministrazione metterà presto in moto.

 

Grazie al supporto e le soluzioni tecnologiche di Ericsson, la Città di Johannesburg (CoJ) vuole subito offrire ai suoi cittadini applicazioni e servizi di nuova generazione, facendo leva su innovazione e comunicazione multipiattaforma.

Si tratta del Johannesburg Broadband and Network Project (JBNP), voluto dall’amministrazione pubblica della grande città sudafricana e che ha visto la partecipazioni di partner stranieri e locali, con l’obiettivo di stimolare nuove opportunità di guadagno e di lavoro per il tessuto economico locale delle piccolo e medie imprese (PMI) e di aprire la strada a nuove forme di economica.

 

Ci sono voluti tre anni di pratiche burocratiche, accordi, stesura progetti, certificazioni e valutazioni per il JBNP  e ora, tra poco meno di due settimane, ci sarà il suo battesimo ufficiale. Il network, con il passaggio della fibra è stato terminato ufficialmente a maggio scorso, “ora manca solo l’accensione dell’impianto“, ha dichiarato Musa Nkosi, CEO BWired, partner del progetto.

Johannesburg, al pari di altre capitali del mondo, avrà la sua rete in fibra per sviluppare un’economia innovativa e rendere accessibili servizi di nuova generazione per cittadini e imprese, ma anche didattica, formazione e istruzione digitale per tutti, servizi eGov, pagamenti in rete, banche online, intrattenimento di massima qualità, inclusione sociale e tanta cultura“, ha assicurato Nkosi.

 

In tal modo, hanno spiegato i tecnici dell’amministrazione sudafricana, sarà possibile connettere le abitazioni di milioni di persone e famiglie e dare loro accesso a servizi ICT a prezzi contenuti. La rete in fibra sarà inoltre aperta alle aziende e ai servizi da esse offerti su standard open access. Una grande occasione di innovazione economica, tecnologica, amministrativa, ma soprattutto sociale.

(f.f.)