Smart city: da IDC la prima roadmap globale per il 2013

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Dieci punti per scoprire dove investire di più e come fare per affrontare le sfide dell’anno in termini di ICT, Big Data, Open Data, Mobile, governance, M2M

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È stato pubblicato il nuovo studio IDC sui 10 fattori chiave per lo sviluppo delle smart city a livello globale per i prossimi 12-18 mesi. Il 2013 è considerato dalla società di ricerche e consulenza come un anno importante per gettare le basi su cui saranno costruite le città del futuro. Lo studio “Worldwide Smart City 2013 Top 10 Predictions” mostra quella che potrebbe essere la roadmap più qualificata per determinare strumenti e obiettivi funzionali alla nascita di una smart city.

 

Dieci i punti evidenziati nel Rapporto che guideranno le scelte delle amministrazioni cittadine, dei decisori politici e delle aziende negli investimenti in tecnologia e nelle strategie da adottare. Tra i più importanti, al primo posto troviamo energia, trasporti e sicurezza: già nel 2013 il 70% delle risorse, calcolate dalla maggior parte dei progetti di intervento, saranno destinate a queste aree e il 90% degli investimenti saranno a carico delle Istituzioni centrali e locali.

 

La spesa prevista nel settore aumenterà, per l’anno in corso, di 1,8 miliardi di dollari e il settore Big Data assumerà crescente rilevanza nelle reti cittadine e nelle strategie aziendali e della Pubblica Amministrazione.  In un altro studio IDC, si calcola che il mercato dei Big Data crescerà a livello mondiale con un tasso composto annuo (CAGR) del 31,7%, andando a valere 23,8 miliardi di dollari nel 2016. Si tratta di un ritmo di crescita pari a circa 7 volte quello del mercato ICT nel suo complesso.

 

Non meno significativa sarà la crescita del mercato dei servizi Machine to Machine (M2M), anche se ancora ad un livello di lancio e sperimentazione in città di medio-grandi dimensioni. Maggiore evidenza avranno invece le iniziative Open Data, che determineranno la nascita di nuove applicazioni mobili sfruttate dalla Pubblica Amministrazione per comunicare con i cittadini e le aziende. Oltre alla rete mobile saranno sempre più utilizzati i social network, su cui lavoreranno intensamente le smart community, progressivamente ‘l’interlocutore tipo’ per il Governo cittadino.

 

Le soluzioni tecnologiche di Information and Communication Technology (ICT) consentiranno il lancio di progetti ed iniziative di qualsiasi tipo e la gran parte delle aziende ICT proporranno al mercato servizi dedicati, innalzando il livello di competitività del settore. Un mercato che si consoliderà in questo 2013 e che per il 70% dei programmi presentati sarà dominato da joint venture e partnership pubblico/privato sempre più grandi e preferite per il modello di sostenibilità offerto.

 

Si tratta di “una lista delle priorità, di una roadmap ipotetica, da seguire per incentivare la realizzazione di tanti e tanti progetti di smart city presentati in tutto il mondo – ha commentato Ruthbea Yesner Clarke, research director – Smart Cities Strategies di IDC Government Insights – con un occhio ai fattori chiave come ICT, smart grids, Big data, reti sociali e modelli di business avanzati. E’ da questi che bisogna partire per governare lo sviluppo delle città intelligenti, perché sono le sfide di mercato che da subito amministrazioni pubbliche, player e cittadini dovranno affrontare nei prossimi 18 mesi“.

(f.f.)