Agenda digitale, Francesco Profumo: ‘La digitalizzazione dell’Italia parte dalla scuola. Tra i sei grandi temi anche le Smart City’

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Gli investimenti nelle regioni meridionali dell'Obiettivo Convergenza saranno l'asse portante di un altro progetto europeo per il rilancio del Mezzogiorno che riguarda la trasformazione dei centri urbani di media dimensione in smart city entro il 2020.

Italia


Francesco Profumo

“La cabina di regia sulla cosiddetta Agenda digitale sta lavorando su sei grandi temi: le infrastrutture, il commercio elettronico, la scuola, l’educazione dei cittadini, il governo e le comunità intelligenti”. E’ quanto dichiarato oggi dal Ministro dell’istruzione Francesco Profumo, intervenuto nella trasmissione ‘Prima di tutto’ su Rai Radio Uno (Leggi Articolo Key4biz).

 “E’ un progetto Paese – ha proseguito il Ministro – che punta a superare i particolarismi e le singole sperimentazioni. Elementi centrali in questa operazione sono la scuola – quindi le nuove generazioni – e il recupero delle persone di età maggiore, che non sono ancora vicine al digitale. In questo è ancora la scuola che può intervenire. Ci sono esempi molto interessanti di progetti. Uno per tutti: nel pomeriggio i ragazzi dedicano un po’ di tempo per insegnare agli adulti, ai loro nonni che cosa significa utilizzare internet, che cos’è un computer. E a fronte di questo impegno ottengono crediti per la maturità“.

 

“A scuola – ha concluso Profumo – il digitale deve essere per tutti. La nostra è una scuola di grande democrazia ed è il presidio principale dello Stato. L’impegno quindi è di portare tutti i nostri ragazzi, indipendentemente dalla città in cui vivono e dalla loro condizione sociale, a essere cittadini di domani, con una competenza e una preparazione dal punto di vista delle tecnologie digitali che siano quelle di un Paese moderno”.

 

La cabina di regia, voluta dal Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, s’è insediata lo scorso marzo con il compito di accelerare il percorso di attuazione dell’agenda digitale in raccordo con le strategie europee, predisponendo una serie di interventi normativi da attuare entro questo mese, durante il quale, salvo cambi di programma,  dovrebbe essere approvato il Decreto Digitalia. I primi bandi di gara arriveranno subito dopo l’estate.  (Leggi Articolo Key4biz).

 

La cabina di regia si articola in sei gruppi di lavoro:

 

 • Infrastrutture e sicurezza, coordinato dal Mise

• eCommerce, coordinato dal Mise e dal Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri

• eGovernment e Open data, coordinato da Miur e Mfp

• Alfabetizzazione informatica, coordinato da Miur e Mfp

• Ricerca e investimenti, coordinato da Miur e Mise

• Smart Communities, coordinato da Miur e Ministero della Coesione

 

E’ stata anche avviata una ‘consultazione social’ per contribuire ai lavori dell’Agenda digitale Italiana (Leggi Articolo Key4biz).

La discussione, avviata lo scorso 26 maggio, è aperta a tutti i cittadini, imprese e organizzazioni della società civile che intendano proporre delle idee alle istituzioni impegnate nella definizione dell’Agenda Digitale Italiana. Oltre a inviare le proprie idee, ogni partecipante potrà discutere le proposte di altri e votarle con lo scopo di esprimere il proprio consenso.

 

L’agenda europea prevede il completamento dell’implementazione della banda larga su scala nazionale entro il 2013 mentre per la banda ultralarga la strategia proposta dall’Italia è attualmente alla valutazione della Commissione Ue. Gli investimenti in queste reti ad alta capacità riguarderanno soprattutto le regioni meridionali dell’Obiettivo Convergenza e saranno l’asse portante di un altro progetto europeo per il rilancio del Mezzogiorno che riguarda la trasformazione dei centri urbani di media dimensione in smart city nell’ambito del Piano strategico per le Tecnologie Energetiche (Set), entro il 2020.