DIGITAL MILLENNIUM ACT: Stati Uniti vicini all’unlocking, consumatori più liberi

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VINTI

Il Congresso americano si prepara a dare ragione alle associazioni dei consumatori e a rivedere il controverso Digital millennium copyright act. La proposta, avanzata dai parlamentari bipartizan Zoe Lofgren, Thomas Massie, Anna G. Eshoo e Jared Polis, si riferisce alla possibilità fin qui negata dalla legge di cambiare operatore anche dopo aver acquistato uno smartphone e di sbloccare il device per liberarne servizi e contenuti.

 

La proposta di legge, denominata “Unlocking technology act of 2013“, pone all’attenzione del Congresso, delle aziende di telecomunicazione e dei cittadini stessi l’importanza di rendere legale l’operazione di ‘unlocking‘, di sblocco dei contenuti, purchè questa non sfoci nella violazione del copyright. “Nessuno deve essere punito e ritenuto colpevole per aver sbloccato un telefono e soprattutto nessuno può impedire ad un utente di comprare un device da una compagnia e poi rivolgersi alla concorrenza per accedere a servizi più competitivi nei prezzi“, affermano i parlamentari.

 

L’elemento di novità è il tentativo di emendare il Digital Millennium Act o DMCA che, con la scusa della tutela della proprietà intellettuale e del copyright, impedisce al consumatore di sfruttare al meglio la concorrenza sul mercato americano. La proposta cade esattamente nell’anno in cui il Copyright Office potrà procedere alla verifica e al reperimento di qualsiasi tipo di modifica al diritto d’autore negli Stati Uniti. Tale occasione si propone ogni tre anni. L’ultima volta è accaduto, infatti, nel 2010, quando ci fu un tentativo di introdurre l’unlocking per i cellulari.