RIM: il PlayBook non convince, buco per 500 milioni di dollari

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VINTI

Dal suo lancio ufficiale, a giugno 2011, il tablet di Research In Motion (RIM) non ha riscosso il successo atteso. Lo ha annunciato l’azienda in un Rapporto ufficiale, in cui si lamenta la stagnazione delle forniture e quindi delle vendite del PlayBook.

 

Una situazione che per RIM significa danni economici, al momento calcolati nel mezzo miliardo di dollari. Condizione a cui si deve aggiungere la perdita di utenti e una class action in corso a seguito dello straordinario black out di un paio di mesi fa, che lasciò per ore gli utenti BlackBerry senza rete e servizi.

 

Tale scenario ha determinato una revisione dei ricavi attesi per questo trimestre, che si stimavano in circa 5,3 miliardi, portando il valore delle azioni RIM sull’1,2-3,5 dollari, contro i 5,25 attesi.

 

Nonostante il boom di spese per l’appena passato Cyber Monday, RIM ha visto acquistare il suo PlayBook dalla metà circa degli acquirenti che si aspettava. La conseguenza più ovvia è una forte perdita durante questo ultimo trimestre del 2011 e la vendita di molti dei device rimasti in giacenza a prezzi scontati.

 

Presto RIM lancerà i nuovi smartphone e tablet QNX-based e allora si vedrà se l’azienda sarà in grado di competere davvero con Apple e Google. Al momento sono stati spediti, in questo ultimo trimestre, 150 mila PlayBook negli USA e nel Canada. Sugli smartphone BlackBerry non ci sono dati, ma al termine del terzo trimestre si parlava di 14,1 milioni di smartphone forniti al mercato contro i 14,5 previsti dal precedente outlook, quindi in linea con le attese.