MICROBLOGGING: in Cina obbligatorio fornire la propria identità per mandare messaggi

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VINTI

Le autorità di Pechino non hanno intenzione di allentare la morsa del controllo su internet ed in particolare sui siti di microblogging come Twitter. Secondo quanto riportato dall’agenzia Xinhua News, entro 90 giorni al massimo chiunque vorrà utilizzare un micrblog per mandare messaggi dovrà registrarsi con il proprio nome e cognome.

 

Una regolazione del mezzo che si fa di mese in mese sempre più rigida e che ha già sollevato molta preoccupazione tra gli utenti del web e le associazioni dei diritti umani e di internet, che vedono in tale legislazione un ulteriore giro di vite contro la privacy e la libertà di espressione in rete.

 

Il Governo cinese, ha dichiarato in una nota ufficiale, intende aumentare la sicurezza di internet e la credibilità delle piattaforme di microblogging. Nell’ultimo anno gli utenti cinesi sono diventati tra i maggiori utilizzatori di siti di microblogging al mondo. Sina Weibo conta circa 250 milioni di iscritti, ad esempio, mentre Tencent ne ha dichiarati oltre 160 milioni.

 

Ciò che non è chiaro è il sistema che Pechino ha intenzione di utilizzare per controllare l’ID di ogni singolo utente che accederà a tali siti di microblogging. L’unica cosa sicura è che colui che verrà preso a mandare messaggi su una di queste piattaforme senza essersi registrato con il proprio nome e cognome dovrà affrontare un regolare processo e possibili conseguenze di natura penale.

 

Secondo molti analisti tale decisione non avrebbe altri risultati che quelli di allontanare la gente dalla rete e di riuscire in questo modo ad impedire la libera circolazione di idee e pensieri su internet che, a più riprese negli anni, è stata additata come rete di sovversivi e non semplice strumento di comunicazione dalle autorità cinesi.