PRIVACY: Governo americano ha tracciato cellulari violando la legge

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VINTI

Il Governo degli Stati Uniti dovrà spiegare ai suoi cittadini in che modo ha autorizzato il tracciamento del segnale di cellulari appartenenti a persone che, nonostante sotto sorveglianza e sospettate di azioni criminali, godono della protezione della legge sulla privacy come ogni altra persona in Nord America.

L’argomento è stato portata alla ribalta dei media dopo che un gruppo per i diritti civili ha vinto una causa contro lo Stato sostenendo che l’azione governativa di repressione del crimine aveva fatto largo uso di tracciamenti illegittimi di device di connessione alla rete, sia mobili che portatili. La diffusione di questi apparecchi e delle nuove tecnologie di posizionamento e localizzazione, come il Global Positiotioning System, o più comunemente chiamato GPS, facilitano enormemente il lavoro di investigazione, ma allo stesso tempo ledono i diritti alla riservatezza e alla privacy sanciti dalla legge.

Il cittadino medio americano che porta sempre con se un telefonino cellulare, uno smartphone e un laptop, non credo sia a conoscenza della possibilità di essere tracciato nei movimenti quotidiani e che a farlo sia il Governo”, ha dichiarato Catherine Crump, avvocato dell’American Civil Liberties Union – ACLU. “Sempre più spesso – ha spiegato Crump – i pubblici ministeri riescono ad ottenere il permesso di conoscere i movimenti dei sospetti e individuare la loro posizione geografica senza un mandato ufficiale, come vuole la legge”.

Già un giudice federale nel 2010 aveva chiesto al Dipartimento di Giustizia americano di spiegare in che modo avvengono tali azioni e in quanti casi si è avuta una violazione della legge sulla privacy. Al momento sembra, secondo l’ACLU, che siano 255 i casi confermati, mentre il Governo attende la valutazione della Corte Suprema sull’argomento, probabilmente definitiva entro la fine dell’anno.