PRIVACY: allarme sicurezza, un sms spia e ruba informazioni

di Flavio Fabbri |

VINTI

Rubriche telefoniche, tabulati delle chiamate, localizzazione del cellulare, registrazione delle chiamate e delle conversazioni ambientali, questo e molto altro è ciò che un semplice software può fare ai danni degli utenti, di milioni di persone che ogni giorno utilizzano il loro telefonino. L’allarme è stato lanciato direttamente dal Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, i nostri servizi segreti del Copasir, il nome in codice è ‘Intercettazioni P2P‘.

La notizia è stata data anche dalle pagine del Corriere della Sera, da cui si capisce che la situazione potrebbe essere molto più grave di quello che sembra, con centinaia di migliaia di copie di questo software ormai in circolazione. Il presidente del Comitato, Francesco Rutelli, ha chiaramente parlato di “Una problematica che sta andando pericolosamente fuori controllo‘. Funzionari dell’AISI e dell’Autorità garante della privacy, hanno spiegato che lo spionaggio via telefonino avviene tramite l’invio di sms ad hoc completamente silenziosi e invisibili.

Questi, una volta giunti a destinazione, fanno scattare delle risposte via sms che copiano rubriche telefoniche e le notificano allo ‘spione’ di turno, assieme all’indicazione della posizione con una approssimazione di qualche centinaio di metri, a liste di telefonate in entrata e in uscita, all’attivazione dell’ascolto a distanza o, in alternativa, in grado di avviare una chiamata silenziosa che attivi il microfono ambientale. Di questi pedinamenti elettronici non rimane traccia, tranne che sull’Smsc dell’operatore, cioè la centrale di smistamento degli sms inviati e ricevuti.