CASE DISCOGRAFICHE – Il Dipartimento di giustizia USA avvia un’indagine su prezzi musica online

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VINTI

Il Department of Justice (DoG) statunitense, secondo fonti vicine al dossier, ha aperto un’inchiesta sui prezzi della musica online praticati da Warner Music Group, EMI, Universal Music Group (UMG) e Sony BMG, la joint venture di Sony e Bertelsmann. Il DoG con questa inchiesta mira a scoprire se le case discografiche abbiano fatto cartello sui prezzi da praticare nelle vendite di brani musicali on line. L’inchiesta del Dipartimento di Giustizia statunitense segue quella già avviata da Eliot Spitzer, Procuratore Generale dello Stato di New York che nei mesi scorsi aveva richiesto informazioni alle major discografiche sui prezzi praticati nel download di musica on line, come il servizio iTunes della Apple. Il DoG, interpellato dalla stampa sulla vicenda, ha fatto sapere tramite la propria portavoce, Gina Talamona, che “la divisione antitrust sta cercando eventuali pratiche anticoncorrenziali nelle attività poste in essere dall’industria musicale“. Secondo alcune fonti vicine alla vicenda, il Dipartimento di Giustizia statunitense avrebbe già inviato ad alcune major mandati di comparizione, mentre altre sarebbero state informate che questo genere di misure saranno prese nei prossimi giorni. Sempre secondo le fonti Sony BMG sarebbe stata già raggiunta da un mandato di comparizione e invitata a fornire alcune spiegazioni. I dirigenti delle major discografiche non hanno voluto rilasciare commenti. Come è noto lo scorso dicembre Warner Music Group aveva già reso noto di essere indagata dal procuratore di New York in relazione a un’inchiesta antitrust sul prezzo del download di musica digitale.