VINCITORI
Ad affermarlo è l’ultimo Rapporto commissionato da McAfee a SDA (Security Defence and Agenda), da cui emerge che il 60% degli esperti informatici ritengono senza ombra di dubbio che la difesa della rete è di gran lunga più rilevante di quella delle frontiere nazionali e per vari motivi.
I Paesi che più di altri si sono dimostrati intraprendenti nella realizzazione di difese elettroniche di alto livello sono sati Finlandia, Israele e Svezia, mentre hanno dimostrato una scarsa capacità di prontezza alla difesa gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Cina.
Lo studio, intitolato “Sicurezza informatica: la controversa questione delle regole globali (Cyber-security: The vexed question of global rules)”, ha riportato il punto di vista dei professionisti dell’internet security e il 57% di essi non ha avuto dubbi: “La corsa in atto verso un armamento informatico è un dato di fatto e gli armamenti digitali per la difesa del Paese sono una delle criticità che ogni Governo dovrebbe affrontare al più presto“.
Snocciolando i dati emerge inoltre che il 36% degli intervistati ritiene che la sicurezza informatica sia oggi più importante degli scudi missilistici, mentre il 43% ammonisce gli Stati sull’enorme pericolosità insita ormai nei potenziali offensivi della cyberwar. Un altro 45% ha infine sostenuto che “la sicurezza informatica è importante quanto quella alle frontiere per la protezione del territorio“.
Altri elementi che l’SDA e McAfee considerano molto importanti, per un’adeguata difesa della rete nazionale, sono: una più ampia formazione del personale, un ricambio pi veloce degli addetti, esercitazioni tra Paesi alleati e una maggiore tutela delle informazioni che vengono prodotte in rete, cercando sempre un equilibrio accettabile tra privacy e sicurezza.
