TABLET: è l’automotive la nuova frontiera

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

L’industria dell’automobile sta integrando sempre più l’Information Technology nei processi produttivi e nei veicoli stessi. Si è iniziato con le tecnologie Machine-to-Machine (M2M), passando per i familiari mobile phone, le soluzioni NFC, fino ai più evoluti smartphone e quindi ai tablet.

Tra tutti i device utilizzati per migliorare l’interazione uomo-macchina e per introdurre l’infotainment nell’autovettura, forse quello che ha avuto maggiore successo è stato lo smartphone. Uno strumento per comunicare via voce, via sms, via email, via Instant Messaging, in grado di connettersi con il web, con le reti sociali e professionali, insomma, lo smartphone con la sua multifunzionalità è sembrato fin da subito perfetto per la guida informata.
Secondo l’ultimo Rapporto IHS iSuppli: “Il tablet offre i medesimi vantaggi e livelli di integrazione col veicolo, con l’aggiunta che questo device portatile ha uno schermo touchscreen più grande, che garantisce, in tutta sicurezza, la possibilità di usufruire di connettività, contenuti media, informazione e intrattenimento“.

Lo smartphone, infatti, oltre le proprietà sopra menzionate e la possibilità di sfruttare le funzioni GPS (global positioning system), soffriva di un limite insuperabile, ovvero lo schermo troppo piccolo per lunghe esposizioni e operazioni da parte dell’automobilista. Con un supertelefono, avanzato che sia, è facile ricevere passivamente informazioni e contenuti audiovisivi, ma difficile produrne secondo iSuppli.

Lo studio mostra in che modo questi leggeri, maneggevoli e sofisticati apparecchi potranno invadere le nostre macchine. In realtà il tablet non esclude lo smartphone, entrambi, almeno per ora, sono necessari secondo la visione dell’entertainment e dell’ICT industry, perchè a seconda delle situazioni possono completarsi a vicenda nel rendere i migliori servizi all’utente.

Il tablet è uno strumento eccezionale, a detta dei suoi milioni di appassionati, ma secondo i detrattori (magari fan del Pc e del netbook) non è al momento abbastanza evoluto da supportare le funzionalità richieste dall’industria automotive. Il probelma, infatti, è nell’attuale incapacità, come per lo smartphone, di creare contenuti. La rete ha fame di dati, tanto quanto gli utenti, e questi nuovi gioielli high tech mostrano alcuni limiti: webcam con scarsa risoluzione, mancanza di porta USB e prezzi troppo elevati, solo per citare quelli più conosciuti.

L’Apple iPad2 e Google Android 3.1 stanno cercando di affrontare tali criticità con le nuove generazioni di tablet e secondo il documento IHS iSuppli potrebbe essere un elemento di svolta per una più funzionale integrazione dell’infotainment e i suoi device nella nostra macchina e in altre tipologie di veicoli (trasporto, agricoltura, ecc,.). Arrivati a buon punto, tutti i brand più celebri non potranno fare a meno di offrire al consumatore macchine dotate di tecnologie Wi-Fi, 2G, 3G e 4G LTE e di servizi e applicazioni per Location based services (LBS), maps, point of interest (POI), augmented reality e social networking, dando il via ad una nuova fase di crescita per l’industria dell’automotive.