WIND-VIMPELCOM: si da Mosca alla fusione, nasce il quinto colosso mondiale delle telecomunicazioni

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Via libera alla mega fusione tra Wind e Vimpelcom. Si attendeva solo il voto degli azionisti del gruppo russo di telecomunicazioni per dare sostanza all’accordo e questo è stato positivo. Un processo lungo e pieno di ostacoli, soprattutto per l’opposizione dura di Telenor, che detiene il 36% di Vimpelcom, la quale comunque fa sapere di aver già dato mandato ai suoi legali per continuare la strada dell’arbitrato internazionale alla corte di Londra (LCIA).

In un comunicato molto polemico l’incumbent scandinavo ha di fatto criticato l’esito del voto, dichiarando che: “La maggioranza dell’assemblea si è opposta alla fusione, voluta strenuamente solo da una minoranza di azionisti“. “L’esito del voto, quindi – si legge nella nota stampa della società – non rispecchia la volontà dei soci e ci obbliga, per il bene di Vimpelcom e per tutelare la nostra quota azionaria, a continuare con più forza la nostra azione giuridica a Londra“.

Sui norvegesi si è infatti imposta la volontà forte di Mikhail Fridman, figura di spicco dell’economia russa e proprietario di Alfa Group, azienda che detiene il 40,3% del diritto di voto nel board di Vimpelcom, che grazie all’aiuto di soci di minoranza ha reso possibile l’accordo.

Fin da subito la compagnia norvegese non aveva accolto bene l’idea di accordo di Vimpelcom con il gruppo italiano, perché troppo sbilanciato verso Orascom Telecom della Weather Investment di Naguib Sawiris, che dall’operazione dovrebbe guadagnare 330 milioni di dollari in azioni e circa 1,5 miliardi in contanti, entrando di fatto nella nuova società con il 30,6% del diritto di voto nel board e il controllo del 20% del capitale.

Secondo gli accordi, Vimpelcom acquisterà di fatto il 100% di Wind e il 51% di Orascom. Ancora, una volta, Wind cambia di nuovo proprietà. Dopo la dirigenza Enel del 1997 e quindi dell’egiziano Sawiris nel 2005, Wind Telecomunicazioni è ora nelle mani del secondo gruppo di telecomunicazioni russo.

Dalla fusione tra Wind Telecomunicazioni e Vimpelcom nascerà, probabilmente entro giugno, una colosso delle telecomunicazioni con oltre 170 milioni di clienti, il quinto al mondo per numero di utenti, valutato intorno ai 6,5 miliardi e con un mercato che andrà dalle coste occidentali del Mediterraneo a quelle più orientali della federazione russa, per un fatturato potenziale stimato nell’ordine di 22 miliardi di dollari.