Steve Jobs

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Steve Jobs

“Abbiamo cominciato a mettere il computer nelle mani della gente comune e abbiamo avuto un successo che è andato al di là delle nostre più sfrenate previsioni”. (Steve Jobs al Time)

Steve Jobs, Co-fondatore di Apple Computer e di Pixar, era sicuramente uno degli uomini più importanti del mercato dell’Information Technology. Tra i tycoon della rivoluzione digitale, Jobs era forse il più carismatico, scostante e creativo.

Il suo nome per esteso è Steven Paul Jobs: nasce nel febbraio del 1955 e muore il 5 ottobre 2011. Adottato poco dopo la nascita da Paul e Clara Jobs – Paul Jobs era meccanico in una società che produceva laser, Clara Jobs lavorava come contabile – aveva anche una sorella biologica più giovane, Mona Simpson, nota scrittrice, che è riuscito a rintracciare in età adulta e con cui è riuscito a stabilire un rapporto molto stretto.
Diplomato alla Homestead High School di Los Altos in California nel 1972, si è poi iscritto al Reed College di Portland, in Oregon. Lasciando però il programma di laurea dopo un semestre.

Steve Jobs ha sposato nel 1991 Laurene Powell, che aveva conosciuto alla Stanford University a un corso tenuto dallo stesso Jobs.  Nel 1978 Jobs ha avuto una figlia, Lisa, che ha vissuto con il padre fino alla maggiore età. Dal matrimonio con Laurene ha avuto tre figli. Jobs viveva con la sua famiglia in una casa in stile inglese a Palo Alto, in California.

Era un leader nato, secondo quanto dicono le persone che lavoravano con lui. Stacanovista, in jeans e scarpe da ginnastica, era una grande appassionato di tecnologia. Anche se talvolta poteva risultare arrogante e intollerante, era in grado ugualmente di sfoderare un perfetto aplomb quando necessario.

Idolatrato da milioni di fan in tutto il pianeta, ha trasformato Apple da azienda hi-tech in icona pop contemporanea  o anche – dicono alcuni – in una specie di setta, in grado di creare meccanismi d’appartenenza ignari a tutte le altre computer company.
Tra le onorificenze e i riconoscimenti ricevuti, ricordiamo: la National Technology Medal ricevuta dal Presidente Ronald Reagan nel 1985, prima di fondare NeXT. Il Jefferson Award for Public Service ricevuto nel 1987. Imprenditore del decennio, diversi Oscar per Pixar.

Le idee di Steve Jobs per il Macintosh hanno introdotto l’interfaccia a finestre e il mouse che hanno a loro volta stabilito nuovi riferimenti per l’interfaccia grafica delle applicazioni e l’interazione con l’interfaccia stessa. Jobs non sembrava potesse divenire il modello dell’imprenditore nel campo dell’industria informatica.

Quando era ancora al liceo, Jobs seguiva dei corsi alla Hewlett-Packard di Palo Alto e in estate lavorava con un impiego temporaneo alla stessa HP. Un altro dipendente dell’azienda era Steve Wozniak, un vero e proprio mago dell’elettronica con l’hobby di inventare gadget, assunto poco dopo avere abbandonato l’università di Berkley.

Nel 1972 Jobs si è diplomato alla scuola superiore e si è iscritto al Reed College di Portland, in Oregon. Lavorando alla Atari, dopo avere lasciato il college, Jobs coltiva la sua amicizia con Wozniak. Utilizza i risparmi per viaggi in India; quando ritorna in California lavora per un breve periodo in una comune hippie.

Insieme a Wozniak disegnano giochi per computer e una “blu box” che consente di fare chiamate telefoniche gratuite.
Benché Jobs non sia mai stato interessato a costruire prodotti elettronici, il suo intuito per gli affari lo conduce a credere che si possa trarre profitto dalla commerciabilità di questi oggetti.

Il punto di svolta arriva quando chiede all’amico Wozniak di aiutarlo a costruire un personal computer.
Jobs vende il suo pulmino Volkswagen, Wozniak la sua calcolatrice scientifica Hewlett-Packard, e raccolgono così 1.300 dollari per dare il via alla nuova società.

Con questo capitale iniziale e un credito ottenuto da fornitori di prodotti elettronici locali, nasce la prima linea di produzione. Jobs incoraggia Wozniak a lasciare il lavoro alla HP e divenire responsabile della ricerca e dello sviluppo della nuova impresa. Il 1 aprile 1976 l’Apple I compare sul mercato al prezzo di 666,66 dollari.
Lavorando nel garage di famiglia di Jobs, la coppia riesce a raccogliere il primo grande ordine quando il Byte Shop di Mountain View acquista da loro 50 computer.

E stato questo il vero e proprio atto di nascita di Apple Corporation.

Una curiosità: si dice che il nome sia stato scelto perché la mela (apple) sia il frutto preferito di Jobs, mentre il logo venga sia dal nome che dalla voglia di fare un gioco di parole sulla parola byte, che in inglese si pronuncia come bite, mordere.

Jobs ha creato il primo personal computer nel suo garage. Calcolando personalmente le tasse dovute allo Stato e trattando in un tempo ogni operazione commerciale. Jobs ha condotto la rivoluzione dell’hardware riducendo le dimensioni dei computer e rendendoli appetibili per la gente comune.

Lo sviluppo del Macintosh ha reintrodotto l’idea di Xerox di un’interfaccia intuitiva e amichevole da gestire con il mouse. Il Mac ha usato un’interfaccia a finestre e icone grafiche che rappresentavano una funzione o un programma da eseguire. L’utente avrebbe usato il mouse per muovere il cursore sull’icona e premuto il bottone sul mouse per eseguire la funzione o il programma.

Da allora l’interfaccia del Mac è stata copiata da ogni produttore di sistemi operativi al mondo ed è diventata l’interfaccia standard sia per i personal computer che per i super computer.

Nel 1980 Apple viene quotata in Borsa. l’anno dopo Stephen Wozniak lascia la società, dopo un incidente con un aereo privato.
Nel 1983, il timone della società passa nelle mani di John Sculley, ex presidente di Pepsi-Cola,che due anni più tardi, a causa di gravi dissensi, costringerà Jobs alle dimissioni.
Il 12 settembre del 1985, Steve Jobs abbandona la posizione di presidente. Lascia la società per lanciarsi in una nuova iniziativa imprenditoriale per soddisfare i bisogni del mercato della didattica e dell’educazione di alto livello. Dopo Apple, la nuova rivoluzionaria idea di Jobs non è nell’industria dell’hardware, ma nel campo del software.

Nel 1989 Jobs fonda una nuova società, Next. l’idea è quella di costruire personal computer della prossima generazione, prodotti che avrebbero dovuto bruciare sul mercato Apple. Ma le cose non sono andate proprio così. Dopo otto anni di difficoltà e dopo avere speso 250 milioni di dollari di capitale, Next chiude la sua divisione hardware nel 1993. Jobs realizza che, pur avendolo già fatto una volta, non era in grado di rivoluzionare l’industria dell’hardware. Rivolge così la sua attenzione alla componente software dell’industria informatica.

Questa volta Jobs si convince che il sistema operativo NextStep avrebbe modificato il corso della storia dei computer. La base di NextStep era una nuova tecnologia chiamata object-oriented programming (OOP) “programmazione a oggetti”.
OOP consente ai programmatori di scrivere programmi complessi in un tempo infinitamente inferiore al normale.
Apple Computer compra Next nel febbraio del 1997 e richiama Steve Jobs in società.

Steve Jobs è anche presidente e CEO di Pixar, una società di produzione cinematografica che si occupa di animazioni digitali e che è stata al centro di grande interesse nel corso degli ultimi anni conquistando anche molti Oscar. Jobs compra Pixar nel 1986 da George Lucas per meno di 10 milioni di dollari. Il primo film di Pixar, Toy Story, (il primo di una lunga serie, ndr) viene distribuito da Disney, con il quale aveva una partnership sciolta all’inizio di questanno.

Le ragioni di questo divorzio sono state di natura economica, come il No di casa Mickey Mouse alla richiesta Pixar del copyright dei cinque film prodotti finora con Disney e dei due in lavorazione.
Pixar ha finora rilasciato i suoi migliori lungometraggi grazie all’accordo di distribuzione con Disney, un accordo che ha portato così tanti soldi nelle casse del Gruppo di Topolino, che si mormora in diversi ambienti che sia stata l’unica ancora di salvezza del gigante, in pesante deficit per tutte le sue altre attività.

Nel novembre del 1995 il film è il campione d’incassi in America per quell’anno e il terzo di tutti i tempi nel campo dell’animazione.
Il DVD dell’ultimo film di Pixar, Finding Nemo è stato il più venduto fino a oggi.

Attualmente la Apple è l’unica società che sta galleggiando sul mare dell’It, dopo almeno tre anni di crisi della net economy.

“La Apple è stata, insieme alla Dell, ma per tutt’altri motivi, l’unica compagnia che in questi ultimi anni ha creato utili per i suoi azionisti – ha commentato recentemente Jobs ai giornalisti, aggiungendo – abbiamo prodotto creatività di frontiera. Se penso che Hp ha perso qualcosa come 50 milioni di dollari solo nell’ultimo quadrimestre…”.