Reti NGN. Alberto Lotti (Alcatel-Lucent): ‘La fibra al servizio dell’EXPO 2015 di Milano può rappresentare un modello per il Paese’

di di Raffaele Barberio |

INTERVISTA


Alberto Lotti

Alcuni giorni fa si è tenuta, presso il Politecnico di Milano, una Giornata di studio organizzata da AICT in collaborazione con il Politecnico medesimo e dedicata alle reti d’accesso di nuova generazione. Obiettivo della giornata?

Sviluppare l’analisi e sollecitare il confronto su alcuni degli elementi chiave (tecnologie, architetture, scenari competitivi, regolamentazione) per lo sviluppo di queste reti. Esse sono sempre più al centro del dibattito nazionale sulle reti di comunicazione a larga e larghissima banda come infrastruttura abilitante lo sviluppo e la disponibilità di servizi ICMT di nuova generazione che aiutino il Sistema-Paese a essere più efficiente e competitivo.

   

Alla giornata, sostenuta da Alcatel-Lucent, hanno partecipato le istituzioni di settore, rappresentate da Nicola D’Angelo, consigliere Agcom, e numerose imprese, che si sono confrontate in una tavola rotonda moderata da Maurizio Dècina, grande guru delle tlc, che contribuisce da sempre al dibattito sulle NGN (vedi anche la-rete.net)

Tra gli intervenuti, Alberto Lotti, Direttore Marketing e Tecnologie di Alcatel-Lucent.

Lo abbiamo raggiunto e ne è venuta fuori l’intervista che vi proponiamo.

  

  

K4B. Allora Lotti, dalle cose ascoltate al seminario che avete promosso la tendenza sembra ben delineata, addio rame?

  

Lotti. Francamente si, siamo tutti d’accordo che il doppino di rame nella rete di accesso (ultimo miglio) dovrà cedere il passo alla fibra, in quanto la richiesta di banda aumenta, in particolare nella direzione da utente a rete, sia per gli utenti fissi, sia per un backhauling più efficace dell’utenza mobile.

  

  

K4B. Tutto per garantire ampiezza di banda maggiore?

  

Lotti. Non solo. Per rendere la rete nazionale, o se vuole le reti nazionali, più efficiente, con una riduzione del numero di centrali di un ordine di grandezza. Poi c’è l’opportunità del risparmio di energia, argomento caldo che ci consentirà di fare o non fare le cose in futuro. Tuttavia, vorrei sottolineare, non è ancora chiaro quando si verificheranno le condizioni per la posa di una nuova rete di fibra in accesso di estensione nazionale.

  

  

K4B. Proviamo a dare un po’ di corpo al futuro, magari guardando anche all’EXPO 2015…

  

Lotti. Certo, immaginiamo che cosa potrebbe offrire Milano per l’EXPO del 2015. Milano è una città con molta fibra già posata fin dagli anni Novanta, ai tempi di Metroweb. Ma è, appunto, anche la città che ospiterà l’EXPO 2015. L’EXPO porterà nuove realizzazioni immobiliari, espositori e visitatori da tutto il mondo. In una parola, offrirà l’opportunità di “mettere Milano in vetrina“.

La città di Milano dell’EXPO 2015 potrebbe anche diventare l’esempio nazionale da replicare in tutto il Paese per realizzare una rete compiuta di accesso in fibra ottica, che parta da tante città digitali.

  

  

K4B. E se scendessimo ad un livello più esecutivo sulle realizzazioni facilmente percepite?

  

Lotti. Beh, potremmo immaginare ad esempio che per i 2 milioni di visitatori previsti all’EXPO 2015 di Milano sia prodotto un apposito canale tv istituzionale , che potremmo chiamare Expo-tv.

Oltre a questo canale istituzionale potrebbe esserci uno o più canali prodotti e messi in linea dagli stessi espositori: potremmo chiamarli MyExpo-tv.

  

  

K4B. In tal caso occorrerà farli conoscere e fare in modo che il pubblico li guardi…

  

Lotti. Questi canali broadcast dovranno e potranno essere accessibili in varie forme ovvero su molte piattaforme: Web, Tv digitale terrestre, Tv satellitare, Mobile tv. In tal modo potranno essere accessibili sia dai terminali fissi degli alberghi, sia dai terminali mobili dotati di banda larga (Lte, Wi-max, Dvb-sh, Dvb-h).

Per gli espositori e per i visitatori business si potrebbe costruire la possibilità di attivare in poche ore un ufficio multimediale di tipo “plug & play“, pre-installato, pre-configurato, con servizi di base di security attivabili fin dall’accensione.

  

  

K4B. Ciò comporterebbe opere infrastrutturali non indifferenti e ritorniamo così alla rete di nuova generazione, o sbaglio?

  

Lotti. Tutte le nuove unità immobiliari costruite per l’EXPO 2015 saranno cablate in fibra fino all’utenza. Sarebbe inimmaginabile una soluzione diversa. I tanti servizi che possono essere offerti pongono requisiti di qualità di servizio abbastanza prevedibili ed ineludibili (banda up-stream, down-stream, latenza), ma la rete dovrà essere ottimizzata anche commercialmente, prevedendo diverse classi di connettività, differenziate per quantità di banda garantita e a prezzi differenziati.

  

  

K4B. E quali le ricadute naturali sulla vita di ogni giorno della città?

  

Lotti. L’infrastruttura a ultra-larga banda di cui Milano si sarà dotata renderà possibile servizi di pubblica utilità, come la videosorveglianza di ultima generazione: riconoscimento di targhe e di persone, controllo remoto dei percorsi del personale di sorveglianza, ecc.

  

  

K4B. E’ uno scenario attraente che può rappresentare un motore di crescita, ma con qualche problema operativo, immagino…  

  

  

Lotti. Tutti questi servizi necessitano di reti con alto numero di accessi ad ultra-larga banda e flussi dati personalizzati per utente (unicast).Potrebbe esserci forse spazio anche per soluzioni più innovative di quelle di cui si discute oggi, sia dal punto di vista del trasporto, una lambda (finestra ottica) per utente, sia dal punto di vista della gestione del catching per garantire la banda a livello di utente, con uno storage differenziato per tipo di servizio/contenuto, evitando così di congestionare la rete stessa.

  

  

K4B. Insomma l’EXPO 2015 può rappresentare una straordinaria occasione per l’intera industria dell’ICT…

  

Lotti. Occasioni come l’EXPO 2015 consentiranno all’Italia di dimostrare innovazione e leadership anche nel campo delle telecomunicazioni. Nel nostro Paese ci sono le competenze e le capacità per farlo.

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