CEPT

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La sigla &#232 l¿acronimo di European Conference of Postal and Telecommunications Administrations. L¿ente &#232 stato fondato nel 1959 da 19 Paesi, che durante i primi dieci anni di vita si sono allargati a 26. I membri originari del Cept sono le societ&#224 nazionali che detengono, o detenevano, il monopolio nel settore delle poste e telecomunicazioni.

L¿attivit&#224 del Cept comprende la cooperazione nei settori commerciale, operativo, regolatorio e di standardizzazione tecnica.

Nel 1988 il Cept ha dato vita all¿Etsi (European Telecommunications Standard Istitute), ente nel quale sono confluite tutte le attivit&#224 di standardizzazione.

Nel 1992 gli operatori di poste e telecomunicazioni hanno creato proprie organizzazioni: rispettivamente PostEurope e Etno.

In accordo con la politica europea di separare le attivit&#224 di poste e telecomunicazioni dalle funzioni di regolazione e normative, il Cept &#232 divenuto un organo esclusivamente di regolazione.

Allo stesso tempo, sono divenuti eleggibili presso il Cept i membri dei Paesi dell¿Europa centro-orientale. Attualmente, i 44 membri del Cept coprono quasi l¿intera area geografica dell¿Europa.

Il ruolo e gli scopi del Cept sono stati ridefiniti in un¿assemblea plenaria tenutasi il 5 e 6 settembre 1995 a Weimar.

Il Cept offre ai propri membri l¿opportunit&#224 di:

  • stabilire un forum europeo di discussione su temi internazionali di regolazione nel campo delle poste e telecomunicazioni;
  • fornire mutua assistenza tra i membri riguardo le questioni di regolazione internazionale;
  • esercitare un¿influenza sui risultati e le priorit&#224 nel campo delle poste e telecomunicaizoni europee attraverso posizioni comuni;
  • promuovere e facilitare le relazioni tra i regolatori europei, influenzando gli sviluppi all¿interno dell¿Itu in accordo con gli obiettivi europei.

In conseguenza di questo nuovo assetto, il Cept si occupa esclusivamente di questioni inerenti la regolazione internazionale; per gli altri aspetti sono stati creati tre comitati:

Cerp (Comit&#233 europ&#232en des r&#233gulators postaux) che si occupa di servizi postali

Erc (European Radiocommunications Committee) e Ectra (European Committee for Regulatory Telecommunications Affairs) che si occupano di telecomunicazioni.

Il 6 maggio 1991 l¿Erc ha istituito l¿Ero (European Radiocommunications Office) con sede permanente a Copenaghen. L¿Ero ha lo scopo di supportare le attivit&#224 del Comitato e di condurre studi per lo stesso Comitato e per la Commissione Europea.

Il 1 dicembre 1994, anche l¿Ectra ha istituito, per gli stessi scopi, un ufficio permanente a Copenaghen: l¿Eto (European Telecommunications Office).

Nell¿assemblea plenaria del 20 e 21 settembre 2001, il Cept ha effettuato numerosi passi avanti per rafforzare l¿organizzazione. &#200 stata istituita una Presidenza ed &#232 stata adottata un¿agenda politica, per dare all¿ente un ruolo maggiormente attivo come forum di pianificazione strategica, per prendere decisioni e preparare le conferenze dell¿Itu.

Per rispondere alla convergenza nel settore delle telecomunicazioni e alle esigenze della societ&#224 dell¿informazione, i due comitati che si occupavano rispettivamente di radiocomunicazioni e telecomunicazioni sono stati fusi nel nuovo organismo Ecc (Electronic Communications Committee).

Dal 1 ottobre 2001 la Gran Bretagna ha la presidenza del Cept, essendo succeduta alla Norvegia. Il Presidente &#232 David Hendon, Direttore della Radiocommunications Agency britannica.

Sono membri del Cept le amministrazioni postali e di telecomunicazioni di 44 Paesi:

  • Albania
  • Andorra
  • Austria
  • Azerbaijan
  • Belgio
  • Bosnia-Erzegovina
  • Bulgaria
  • Croazia
  • Cipro
  • Repubblica Ceca
  • Danimarca
  • Estonia
  • Finlandia
  • Francia
  • Germania
  • Gran Bretagna
  • Grecia
  • Islanda
  • Irlanda
  • Italia
  • Lettonia
  • Liechtenstein
  • Lituania
  • Lussemburgo
  • Macedonia
  • Malta
  • Moldova
  • Monaco
  • Norvegia
  • Paesi Bassi
  • Polonia
  • Portogallo
  • Romania
  • Russia
  • San Marino
  • Slovacchia
  • Slovenia
  • Spagna
  • Svezia
  • Svizzera
  • Turchia
  • Ucraina
  • Ungheria
  • Vaticano