Video on-demand, in Europa 3 mila servizi ma pochi in grado di competere con gli OTT

di Raffaella Natale |

Secondo l’Osservatorio europeo dell’audiovisivo, sono oltre 3 mila i servizi di video on-demand disponibili in Europa ma al momento sono ancora pochi quelli in grado di competere con le offerte degli OTT.

Unione Europea


Streaming mobile

Sono più di 3 mila i servizi video on-demand disponibili nei 28 Paesi della Ue. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio europeo dell’audiovisivo si registra, infatti, una forte crescita di questo tipo d’offerta sull’onda delle innovazioni tecnologiche e delle mutate abitudini di consumo degli utenti. Tuttavia, secondo quanto riporta la Commissione Ue, il mercato europeo dei servizi VOD a pagamento, il cosiddetto SVOD,  è ancora prematuro rispetto a quello statunitense dominato dagli Over-The-Top.

Nel 2012, secondo dati della Ue, la spesa totale europea per i servizi video OTT è stata di 916 milioni di dollari (673 milioni di euro) mentre per quelli forniti via cavo, satellite o IPTV è stata di 1,2 miliardi di dollari (884,5 milioni di euro).

Il consumo di video OTT è però in rapida crescita in Europa, il 97% l’anno, rispetto al 27% circa dei servizi VOD in generale.

 

Lo studio dell’Osservatorio europeo dell’audiovisivo fornisce un’ampia panoramica del mercato dei servizi e indica la presenza di almeno 50 film vincitori di premi o blockbuster tra quelli offerti on-demand in 7 Paesi Ue.

Il Report dedica poi ampio spazio alle strategie paneuropee messe in campo dai provider di servizi VOD.

A far da freno al mercato, secondo l’Osservatorio, è però la frammentarietà riscontrata a livello europeo: ogni Paese presenta caratteristiche proprie con lingua e cultura diversi. Il risultato è un quadro veramente complesso.

L’Osservatorio indica quali sono i settori dove è necessario investire in ricerca e quali le potenziali sfide che riguardano l’audiovisivo per gli anni a venire.

Risulta chiaro che la maggior parte dei servizi VOD presenti in Europa, di cui ben 241 in Francia e 171 in Germania, sono per lo più offerte di catch-up tv da parte delle tv locali e non quindi veri e propri servizi di video on-demand a pagamento tali da poter competere con Netflix che si prepara a sbarcare in sei Paesi europei.

Il mercato europeo dei media deve, infatti, fare i conti con i servizi delle web company che hanno cominciato a investire fortemente in un settore da sempre dominio esclusivo dei broadcaster.

Al momento, però, i servizi VOD presenti in Europa e in grado di competere al meglio con Netflix sono ancora pochi.

A parte Amazon e il servizio Go di HBO, sempre americani, a livello europeo si registra il servizio Maxdome di ProSiebenSat, Canal Play Inifity di CanalPlus, Qatchever di Vivendi e Sky Go.

 

Per la Ue, “con l’aumento della velocità della banda larga e del numero dei servizi, è solo una questione di tempo prima che l’Europa segua l’America, dove i servizi on-demand erogati su internet sono molto più popolari di quelli disponibili su piattaforme chiuse e controllate”.

 

l’espansione di Netflix in Europa, secondo la Ue, potrebbe essere l’occasione per spingere gli operatori europei ad accelerare ulteriormente con gli investimenti in modo da offrire servizi realmente competitivi.