eBook, tra Amazon e Hachette è guerra aperta

di Raffaella Natale |

Amazon avrebbe proposto agli autori di Hachette di versargli tutti i ricavi generati dalla vendita dei loro eBook.

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E’ ancora battaglia tra Amazon e la casa editrice francese Hachette. La web company americana non deve aver mandato giù la cosiddetta legge anti-Amazon, approvata a fine giugno dal Parlamento d’oltralpe, senza poi considerare che in Europa il gruppo è anche nel mirino della Ue per gli accordi con il Lussemburgo che gli assicurano un regime fiscale vantaggioso.

Una situazione non particolarmente piacevole per l’azienda guida da Jeff Bezos che avrebbe così deciso di assestare un altro colpo ad Hachette con cui era già entrato in polemica, dopo aver imposto nuove e più stringenti condizioni sull’accesso ai propri cataloghi e le consegne con l’obiettivo di assicurarsi maggiori guadagni.

 

Adesso Amazon, stando a quanto riportano il New York Times e il Wall Street Journal, avrebbe proposto di versare agli autori pubblicati dall’editore tutte le entrate generate dalla vendita dei loro eBook.

Sarebbe questo il contenuto della lettera, che i due quotidiani assicurano d’aver letto, inviata ad alcuni autori e ai loro agenti con la quale Amazon gli offrirebbe “il 100% dei ricavi per ciascun libro digitale venduto”.

Amazon promette anche di sospendere i ritardi nelle consegne e la guerra dei prezzi avviata da mesi per forzare la mano ad Hachette nei loro negoziati commerciali.

Ma la proposta non è stata accolta favorevolmente dall’Authors Guild, l’associazione americana che difende gli interessi degli autori, e pare del tutto simile a quella fatta a fine maggio quando la web company propose ad Hachette di creare insieme un fondo per indennizzare gli autori vittime di questa ‘battaglia’ commerciale.

 

Secondo la stampa americana, il gruppo di Bezos vorrebbe guadagnare maggiore spazio sul mercato eBook dove è uno dei maggior player grazie al suo eReader Kindle.

La scorsa settimana, diversi autori americani e britannici sono insorti chiedendo ad Amazon di smetterla di tenere in ‘ostaggio’ i libri e i lettori.

Il gruppo s’è sempre difeso sostenendo che nei negoziati ha cercato di fare i loro interessi, abbassando i prezzi dei libri digitali.