Semestre di presidenza Ue: ecco i temi caldi sul fronte digitale

di Raffaella Natale |

Domani parte il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Ue. Ecco i temi caldi del digitale di cui dovrà occuparsi il premier Matteo Renzi.

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Comincerà domani 1° luglio il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Un’occasione importante per il nostro Paese per rilanciare alcuni tra i temi più caldi della più recente politica, quali per esempio l’innovazione, l’Agenza digitale e tutti gli argomenti che gravitano intorno a questi, per colmare il forte ritardo che ci distacca dal resto d’Europa. Argomenti al centro della recente interpellanza dell’on. Mirella Liuzzi, membro della Commissione Trasporti e capogruppo alla Camera del M5S che ha chiesto al governo cosa accadrà nelle prossime settimane, quando inizierà il semestre di presidenza italiana dell’Ue.

Nel presentare alla Camera le linee programmatiche di questo semestre, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ha, infatti, detto poco sul digitale, limitandosi a ribadire l’importanza degli investimenti sull’innovazione tecnologica. Poco per chi attende da tempo l’attuazione dell’Agenda digitale, come volano di crescita per l’Italia.

 

E mentre i riflettori sono puntanti sul prossimo Digital Venice che si terrà l’8 luglio dove si discuteranno le urgenze del settore ICT che saranno affrontate in questo semestre, restano ancora tante questioni aperte come la necessità di trovare un sistema equo per tassare le web company, la riduzione dell’Iva per gli eBook (come ha promesso il Ministro Dario Franceschini, ndr) o ancora le infrastrutture per la banda ultra larga.

In tutto questo si attende la designazione del nuovo direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, che potrebbe già avvenire nel CDM convocato per oggi, dopo le dimissioni di Agostino Ragosa, mentre il Ministro delegato per il digitale, Maria Anna Madia è alle prese con la riforma della Pubblica amministrazione in chiave digitale.

 

Proprio oggi la Madia, intervenendo ad Agorà su Rai3, ha dichiarato: “Ci portiamo dietro un’eredità complicata. Noi ci impegniamo ad avere cura dell’attuazione delle norme per quanto riguarda il digitale, perché è meglio pensarne di meno e attuarne di più che pensarne di più e attuarne di meno”.

Noi – ha aggiunto – abbiamo anticipato delle scadenze. Per esempio l’obbligo di fatturazione elettronica per gli enti locali l’abbiamo anticipata, il processo civile telematico noi per decreto lo abbiamo anticipato”.

 

E nei giorni scorsi, rispondendo all’interpellanza del M5S, la Madia ha osservato che per il digitale il governo intende dare “un forte impulso alle misure di attuazione, andando ad attuare anche quello programmato in passato e se possibile anticipando i tempi, come con la scadenza per la fatturazione elettronica”.

“Non vogliamo – ha osservato – affrontare l’agenda solo con una visione strategica, se pur importantissima, ma seguendo l’attuazione dei provvedimenti. Abbiamo lavorato alla semplificazione della governance col decreto 90, perché non potevamo proseguire con la figura di un commissario, che rischiava di essere una figura che complicava e bloccava la concreta attuazione dell’agenda. Ci impegniamo prima di Digital Venice a nominare il prossimo direttore generale dell’Agid”.

 

Un po’ poco per il M5S che si aspettava una risposta a tutto tondo e non relegata solo alla digitalizzazione della PA.

 

I temi sul tavolo sono tanti e se non ci si muove in fretta si rischia di perdere un treno importante, tanto più che nella realizzazione dei tempi più urgenti del digitale, l’Italia troverebbe una forte spalla nel candidato alla presidenza della Commissione europea indicato dal Consiglio Ue, Jean-Claude Juncker molto attento ai temi del Mercato Unico Digitale. Il mese scorso, il Sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, è volato a Bruxelles per incontrare il Commissario Ue Neelie Kroes e presentare la roadmap digitale italiana. Grande spazio a banda larga e ultra larga e Digital Single Market.

 

Mattero Renzi: ‘Europa, luogo di speranza’

“Non provate un brivido pensando di essere chiamati oggi a realizzare quel sogno degli Stati Uniti d’Europa, avuto da quella generazione che nelle macerie del dopoguerra iniziò la creazione di un nuovo soggetto? Il tema dell’Europa è dire ai nostri figli, noi che siamo la generazione Erasmus, che è possibile che l’Europa oggi sia il luogo in cui è possibile la speranza”, ha scritto per l’occasione il premier Renzi sul sito istituzionale www.italia2014.eu.

 

 

Tre obiettivi

I tre obiettivi di questo semestre italiano di presidenza della Ue sono tre: crescita, occupazione, immigrazione.

Il governo Renzi avrà la responsabilità di coordinare il funzionamento del Consiglio Ue nelle sue varie formazioni e di proporre gli argomenti all’ordine del giorno. E i temi che porterà all’attenzione dell’Europa sono il rilancio della crescita dell’economia, la creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani, e una gestione più solidale dei flussi migratori verso l’Europa. Sarà anche un semestre all’insegna del risparmio: l’Italia prevede di spendere 68 milioni di euro per l’organizzazione, una spesa contenuta rispetto ai 170 milioni dell’ultimo semestre a guida francese e poco più alto di quanto stanziato da Lituania e Grecia, gli ultimi due Paesi a presiedere il Consiglio, che hanno speso rispettivamente 62 e 50 milioni.

Il semestre sarà importante anche per altri motivi. La Ue cerca un cambio di passo, dal punto di vista politico ed economico e in questi sei mesi c’è da affrontare anche la delicata questione delle nomine che, da luglio a novembre, vedrà il rinnovo dei vertici del Parlamento Ue, della Commissione e del Consiglio.

 

L’Agenda dei prossimi appuntamenti

Domani si riunisce a Strasburgo la sessione costitutiva dell’ottava legislatura del Parlamento europeo. Dalle 10 iniziano le votazioni per eleggere il presidente dell’Aula. Lo stesso giorno sono in agenda le elezioni dei 14 vicepresidenti. Il 2 luglio la presidenza uscente greca del Consiglio Ue fa il punto davanti al Parlamento sui risultati ottenuti, mentre alle 15 Renzi presenta agli eurodeputati il programma delle attività del semestre di presidenza italiana. Il 3 iluglio n seno al Parlamento europeo si costituiscono i diversi comitati. La settimana successiva iniziano i lavori del Consiglio sotto il coordinamento della presidenza italiana. In calendario ci sono l’Eurogruppo (7 luglio), l’Ecofin (8) e il Consiglio informale Giustizia e Affari interni (10 e 11). Mercoledì 16 l’Europarlamento riunito in plenaria a Strasburgo vota il candidato alla presidenza della Commissione europea indicato dal Consiglio Ue, Jean-Claude Juncker. La sera stessa i capi di Stato e di governo si riuniscono a Bruxelles per un summit straordinario per decidere le altre nomine ai vertici delle istituzioni.